Piazza Tasso e marginalità. Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e Francesca Lupo (Sinistra Progetto Comune Quartiere 1): “La politica affronti la questione”
Dettagli
21 Ottobre 2025
2 minuti, 33 secondi
Descrizione
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune e di Francesca Lupo di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 1
“In piazza Tasso continuano a esserci numerosi problemi, come tante sarebbero le potenzialità se il sistema politico e istituzionale decidesse di investire su un rapporto diverso con il territorio, partendo dal garantire servizi (come quelli igienici).
Ci risulta che la Biblioteca Pietro Thouar, che spesso svolge funzioni improprie con i suoi servizi igienici, abbia chiuso i bagni a chi non presenta un documento in cambio del ritiro della chiave. Questo rischia di esasperare alcune situazioni critiche, non di tutelare il personale dell’Ente o che opera per Palazzo Vecchio in appalto.
Andava (va) messo un bagno pubblico, non pensiamo sarà utile rendere meno accessibili quelli che ci sono. In Quartiere Uno è stata approvata a ottobre una mozione presentata a maggio dalla maggioranza per richiedere appunto un bagno pubblico. A oggi, nessun passo concreto è stato compiuto, nonostante sia un'esigenza urgente da anni per tutte le persone che vivono la piazza.
In generale riteniamo ormai insostenibile il fatto che biblioteca e attività commerciali della piazza si ritrovino a fare i conti con le mancanze del Comune (o comunque dello Stato, se Palazzo Vecchio scegliesse di scaricare la responsabilità su Governo nazionale o Regione).
L’Assessore Paulesu ci ha confermato che l’Albergo Popolare non è aperto durante il giorno, se non per chi ha progetti specifici, o vive in un appartamento assegnato in seconda soglia. L’Associazione Progetto Arcobaleno offre servizi accoglienza solo a chi è già in un percorso seguito dai Servizi Sociali, il Centro Diurno La Fenice è l’unico spazio aperto il pomeriggio, ma l'accesso è di fatto filtrato, per esigenze organizzative.
Riteniamo che oggi il Comune di Firenze debba ripensare radicalmente il sistema rivolto alle marginalità, a partire dalle basse soglie, dall’attenzione a chi non accetta di inserirsi in percorsi di “reinserimento”.
Lo diciamo nella consapevolezza della generosità con cui tante persone operano in questo ambito, direttamente o in appalto, magari in condizioni di precarietà o incertezza. La discussione per noi è soprattutto politica e deve diventare centrale nelle prossime settimane, chiederemo alle nostre rispettive Commissioni di farlo insieme, come Quartiere 1 e Comune”. (s.spa.)

