Descrizione
“Oggi, in Brasile, a Belem, nel cuore dell’Amazzonia, inizia la trentesima Conferenza delle Parti. Nonostante un decennio caratterizzato da un crescendo di conflitti, tensioni geopolitiche e sfiducia nel multilateralismo, la COP rimane lo strumento di dialogo più rilevante. Un momento unico in cui quasi duecento Paesi discutono soluzioni per la sfida più grande del nostro tempo:
ridurre le emissioni in tempo utile, partendo dalla causa principale, l’abbandono dei combustibili fossili, preparare le nostre società agli impatti sempre maggiori del cambiamento climatico e trasformare il sistema finanziario
L’obiettivo sancito 10 anni fa, con l’Accordo di Parigi, di mantenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi è ormai improbabile da raggiungere ma ciò che è stato possibile fare, grazie proprio all’Accordo di Parigi, non va dimenticato, perché è tanto e deve essere la base e la fiducia per continuarne il percorso.
La traiettoria di aumento di temperatura per fine secolo era di 4°C e adesso è scesa a 2,6°C e sappiamo bene come ogni decimo di grado può fare una grande differenza per il benessere di milioni di persone.
Le emissioni dell’Unione Europea sono diminuite in modo sostanziale, oltre il 30% rispetto al 1990, con l’obiettivo di arrivare a -90% al 2040 confermato pochi giorni fa.
Sempre nei Paesi dell’Unione quasi la metà dell’energia elettrica è ormai prodotta da fonti rinnovabile, impensabile fino a pochi anni fa.
I costi delle tecnologie rinnovabili e di accumulo sono scesi di oltre l’85% rispetto al 2015 e gli investimenti globali in energia pulita nel 2024 hanno raggiunto i 2.000 miliardi.
La strada è tracciata e rimanere ancorati a un sistema energetico fossile è un errore strategico per il futuro.
Non mancano le difficoltà e servirà continuare a lavorare per garantire finanziamenti e risorse necessari per investimenti e innovazioni per la riduzione delle emissioni e, ancora di più, per adattarsi ai cambiamenti in atto, proteggendo in particolare le persone più vulnerabili. Questo vale a tutti i livelli e chiama in causa anche il nostro lavoro in città.
Seguiremo con attenzione anche da qui i lavori della COP, consapevoli del difficile contesto globale, ma convinti che la strada che Firenze ha scelto, con l’obiettivo di neutralità climatica al 2030, è quello giusto e deve essere perseguito con ancora più determinazione”.
Queste le dichiarazioni del consigliere di AVS Ecolò Giovanni Graziani. (s.spa.)

