Descrizione
"La vicenda dell’ex Convitto Della Calza ha tenuto banco in queste settimane, animando la discussione pubblica. L’articolo di qualche giorno fa uscito sul Corriere Fiorentino ha testimoniato, in realtà, come le maglie piuttosto larghe ed elastiche della destinazione urbanistica “direzionale ad uso foresteria” siano fonte di numerosi problemi, a partire dalla riduzione del potenziale delle operazioni di controllo, ma soprattutto foriere di grande incertezza applicativa per gli operatori che fanno investimenti e che, in ogni caso, portano nelle casse del comune grandi quantità di risorse da reinvestire a beneficio della collettività.
Per questo, abbiamo chiesto all’Assessore Biti di fare un quadro sulla situazione attuale in area UNESCO, di modo da comprendere quante siano le realtà borderline, nonché di precisare se l’amministrazione, nel rispetto del principio di buona fede e leale collaborazione, abbia intenzione di redigere specifiche linee guida interpretative del POC, che anche gli esperti hanno considerato lacunoso in taluni passaggi.
Oggi in aula sono arrivate solo accuse e non risposte. Prendiamo atto, tuttavia, dell’impegno a fornirci i dati richiesti, che costituiranno il presupposto necessario per valutare le opportune iniziative da intraprendere, a tutela dei vari interessi in gioco, senza assurde e demonizzanti cacce alle streghe e di capri espiatori a cui addossare tutti i mali della città. Un’amministrazione seria non cavalca le onde sensazionalistiche, ma si interroga su ciò che non funziona e intraprende le opportune iniziative".
Lo dichiarano i consiglieri di Fratelli d'Italia Matteo Chelli e Angela Sirello (capogruppo)