Salta al contenuto principale Skip to footer content

Il Comune di Firenze sostiene la proposta di legge “Ma quale casa?”

Dettagli

Descrizione breve
Approvata in Consiglio comunale la mozione per il diritto all’abitare e l’impegno nella diffusione tra i cittadini
Data:

22 Luglio 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 16 secondi

presidente commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali

Descrizione

Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato la mozione che dichiara il sostegno ufficiale del Comune alla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Ma quale casa?”. La mozione è stata presentata dai consiglieri del Partito Democratico Valerio Fabiani, Edoardo Amato, Andrea Ciulli e Stefania Collesei, insieme alla consigliera di AVS-Ecolò Caterina Arciprete.

L’atto nasce dalla consapevolezza che il diritto alla casa non è solo un bisogno primario, ma un diritto umano fondamentale, riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla nostra Costituzione e da numerose sentenze della Corte costituzionale che lo definiscono un diritto sociale, parte integrante della dignità della persona.

«In un contesto segnato da crescenti disuguaglianze socio-economiche – ha dichiarato in aula Edoardo Amato, presidente della Commissione 4 – questo diritto rischia di non essere più garantito. A Firenze ci sono circa 20.000 famiglie in situazione di disagio abitativo, e nella Città metropolitana si arriva a oltre 45.000. Gli ultimi dati ci dicono che il 45,6% dello stipendio di una persona va nel pagamento dell’affitto: è un dato allarmante, che ci interroga sulle scelte di politica pubblica».

La mozione impegna l’amministrazione non solo a sostenere la proposta di legge costituzionale, ma anche a promuoverne la diffusione tra i cittadini e a favorire la raccolta firme sul territorio, attraverso i canali istituzionali del Comune: sito web, social media, newsletter.

La proposta di legge “Ma quale casa?” mira a inserire esplicitamente nella Costituzione il diritto all’abitare, riconoscendo anche chi vive in affitto, in alloggi sociali o in altre forme abitative non proprietarie. Intende così superare l’attuale impostazione, fondata quasi esclusivamente sulla proprietà della casa, e costruire un nuovo equilibrio tra diritti individuali, accesso ai servizi, giustizia sociale e coesione urbana.

«Con questo atto – ha concluso Amato – il Comune di Firenze riafferma il proprio impegno concreto sul tema dell’abitare. Aderendo alla campagna nazionale, vogliamo contribuire a creare una nuova consapevolezza pubblica sul diritto alla casa, come elemento essenziale per l’equità sociale e la sostenibilità delle nostre città». (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

22/07/2025, 13:03

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?2/2

Inserire massimo 200 caratteri