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Del Re (Firenze Democratica): “La nostra risposta alla lettera aperta di “Firenze per la Palestina”

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Descrizione breve
“Firenze è città di pace: impossibile restare in silenzio di fronte alla strage quotidiana di Gaza”
Data:

29 Luglio 2024

Tempo di lettura:

2 minuti, 22 secondi

Descrizione

Questo l’intervento della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re

“In questo primo momento del nuovo Consiglio comunale dedicato alle comunicazioni e alle domande di attualità da parte dei consiglieri, abbiamo voluto come gruppo consiliare utilizzare il nostro tempo per dedicarlo alla strage quotidiana che sta avvenendo in Palestina, e che purtroppo è sempre più sottaciuta dai media. E’ invece necessario tenere alta l’attenzione su questo drammatico conflitto che negli ultimi 9 mesi si sta consumando con una escalation incredibile di vittime civili, perché non si può assistere con rassegnazione al lento scomparire della questione Gaza dal dibattito pubblico e non si può restare in silenzio. L’urgenza della mobilitazione dell’opinione pubblica nasce da queste considerazioni: la carneficina e la distruzione di Gaza vanno fermate ora, non possono e non devono diventare un rumore di fondo cui abituarsi.
La città di Firenze è da sempre città di pace, città promotrice di azioni concrete di pace, e ha quindi il dovere di esporsi contro ogni guerra, come quella che sta avvenendo in Palestina. Lo scorso 16 Luglio, le tante realtà che aderiscono a “Firenze per la Palestina” hanno inviato a tutti i gruppi consiliari una lettera aperta per invitarci a prendere posizione. A seguito della manifestazione in piazza del 14 Luglio scorso, a cui abbiamo partecipato, queste realtà hanno chiesto, in particolare, alla nuova amministrazione di esprimersi a favore di una richiesta di immediato cessate il fuoco a Gaza, secondo le risoluzioni ONU, unica via per la liberazione dei prigionieri israeliani e palestinesi; e hanno invitato, poi, l’amministrazione ad esporre la bandiera palestinese da Palazzo Vecchio, seguendo l’esempio del comune di Bologna che l’ha esposta insieme a quella della pace, e a riconoscere lo Stato di Palestina, così come altri enti locali italiani e di molti Paesi nel mondo stanno facendo.
Si tratta di richieste che sosteniamo - e questo senza far venire mai meno l’impegno contro ogni forma di razzismo e antisemitismo -, e a cui abbiamo voluto dare la nostra risposta oggi in quest’aula, in attesa di quella della maggioranza”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

29/07/2024, 15:56

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