Artemisia fuori dalla rete nazionale dei centri antiviolenza perché accetta soci uomini. Luca Milani (Capogruppo PD) e Stefania Collesei (Presidente Commissione Pari Opportunità): “Scelta da rivedere”

Queste le dichiarazioni del capogruppo PD Luca Milani e della presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Stefania Collesei

“La scelta lungimirante di Artemisia di accettare soci uomini (al momento 7) e che hanno un ruolo di attivismo e di partecipazione, e non di accoglienza, non può essere così discriminante fino ad arrivare a chiedere all’associazione di uscire dalla D.i.Re., il network italiano della rete anti violenza su donne e bambini.
Sulla stampa di oggi abbiamo letto le motivazione che hanno portato alla scelta.
Scelta che riteniamo non lungimirante perchè fin dal 1991 Artemisia è considerata una realtà di riferimento in Toscana e, in oltre trent’anni di attività, ha seguito migliaia di casi, offrendo ascolto, sostegno psicologico, consulenza legale e protezione a donne, bambine e bambini. La scelta della D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza che prevede che le organizzazioni devono essere di sole donne è, oggigiorno, inadeguata. Artemia ha scelto, consapevolmente, di aprirsi agli uomini perché i tempi sono maturi per una nuova riflessione. Per affrontare un problema strutturale come la violenza maschile sulle donne serve costruire alleanze nuove con gli uomini, riconoscendo l’esistenza di un maschile positivo. 
Artemisia deve restare un punto di riferimento per tante donne e bambini che hanno trovato protezione. La presenza dei soci uomini serve a costruire una cultura di genere più consapevole. Chiediamo alla D.i.Re. di ripensare alla decisione assunta e di riammettere Artemia al suo interno”. (s.spa.)