Palagi (SPC): "Nuovo regolamento per le antenne: è un arretramento"
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24 Novembre 2025
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Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune
"Andiamo con ordine. Qualsiasi regolamento comunale può pochissimo in materia di installazioni di antenne, perché il quadro normativo nazionale e regionale rende debolissimi gli Enti Locali.
Abbiamo chiesto una sospensiva per la delibera in votazione oggi, perché teneva insieme troppe cose. Da una parte un programma triennale basato sulle richieste di Iliad, Inwit, Tim, Vodafone e Windtre. Dall'altra un nuovo regolamento che recepisce una nuova legge regionale. In pratica: abbiamo votato un piano basato su un regolamento che si stava sostituendo. Inoltre riteniamo che non sia stata fornita al Consiglio comunale tutta la documentazione necessaria per poter votare consapevolmente a un significativo numero di potenziali interventi di nuove installazioni di antenne.
Il nuovo regolamento è inoltre per certi aspetti un arretramento rispetto a quello precedente, che comunque non era cogente in molti casi. I tempi di risposta dopo una nuova richiesta passano da 90 a 60 giorni: inoltre si passa dal rilascio dell'autorizzazione a una sorta di silenzio assenso. Lo sappiamo: è anche la nuova norma regionale del 2024 (e il peso delle norme nazionali) che ha portato a cancellare alcune parti previste in precedenza. Per altri aspetti il Comune cerca di far valere il suo ruolo come può, caso per caso (rendendo di fatto inutile il programma, anche perché le singole compagnie possono comunque chiedere di fare altri interventi).
Insomma, oggi il Consiglio comunale era chiamato a prendere atto della volontà dei gestori privati, ma senza aver lavorato per un punto di vista autonomo pubblico, tolta la parte degli uffici attivi nella tutela della salute e dell’ambiente per quanto di loro competenza. Ancora una volta a mancare è stata la politica e per questo voteremo contro alla delibera, dando la disponibilità a lavorare perché i territori e la residenza possano avere un ruolo reale, come richiesto negli anni da diversi atti di indirizzo votati dal Consiglio comunale all'unanimità ma rimasti non applicati". (fdr)

