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Graziani (Presidente commissione VI): “Mappare e lavorare sulle aree urbane a bosco spontaneo per dare vita al Piano del Verde”

Data:

4 Dicembre 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 24 secondi

presidente commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità

Descrizione

Queste le dichiarazioni del presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Giovanni Graziani

“Nella commissione di oggi abbiamo avuto l’occasione di dare concretezza al Piano del Verde e degli Spazi Aperti, grazie al contributo del Dott. Trentanovi, Ricercatore dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del C.N.R., che ha portato la sua esperienza e conoscenza utile per approfondire l’ordine del giorno “Aree boscate urbane e monitoraggio” collegato proprio alla Delibera di approvazione del Piano del Verde e degli Spazi Aperti a prima firma della capogruppo di AVS-Ecoló Caterina Arciprete.

Il Piano del Verde e degli Spazi Aperti, infatti, è uno strumento dinamico che potrà portare un grande beneficio per la nostra città e spetta anche a noi, come rappresentanti della città, arricchirlo, diffonderlo e farlo vivere il più possibile perché possano essere raggiunti gli obiettivi che si pone, sintetizzati nella formula 3-30-300, 3 alberi visibili da ogni finestra, il 30% di copertura vegetale in ogni area comunale, non più di 300 metri di distanza per ogni cittadina e cittadino da un’area fruibile a verde.

Anche nella nostra città sono presenti aree a bosco spontanee urbane, spazi che rappresentano ecosistemi complessi evoluti in modo naturale in contesti di non gestione. Si tratta spesso di aree private che per motivi diversi sono rimaste inutilizzate, dove la natura si è riappropriata degli spazi, diventando poi strumenti di adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare come mitigazione delle isole di calore.
L’intervento del Dott. Trentanovi e la discussione in commissione hanno permesso di capire come queste aree possano essere valorizzate e rese fruibili, con concessioni e usi temporanei, convenzioni, modalità di gestione tramite patti di collaborazione e accordi con associazioni, a partire dal renderle accessibili e limitare situazioni di degrado, che invece spesso si creano in contesti di abbandono.
Sono aree e casistiche complesse ma che, grazie proprio al Piano del Verde, potranno da ora essere mappate e valorizzate per il loro ruolo, andando così ad approfondire e integrare i percorsi urbanistici con ulteriori elementi utili alla loro gestione. È necessario portare attenzione e cultura sul ruolo che tali aree possono avere coinvolgendo anche la cittadinanza, così da perseguire con ancora maggiore efficacia gli obiettivi del Piano del Verde”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 17:16

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