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Francesca Albanese, Draghi (FDI): “Voto contrario. Rammarico per il netto no della presidente Collesei ad audire la controparte, Comunità Ebraica e Italia-Israele”

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“La pace si fa in due. Se la conduzione dei lavori della commissione deve essere questa, tanto vale denominarla Commissione Guerra”
Data:

10 Dicembre 2025

Tempo di lettura:

1 minuto, 16 secondi

Descrizione

“Il nostro no a un qualunque tipo di riconoscimento a Francesca Albanese era scontato. Non altrettanto il netto no della presidente Collesei alla nostra reiterata richiesta di audire, nell’ambito del dibattito sul conflitto israelo-palestinese, la controparte. Si invita in commissione un sindaco palestinese, si offrono riconoscimenti ad Albanese, che da anni ha scelto di portare avanti la causa palestinese denunciando in ogni modo Israele e chi ha rapporti con quello Stato, ma si toglie la parola alla controparte nel conflitto. Avevamo proposto di audire rappresentanti della Comunità Ebraica e dell’associazione Italia-Israele, ma la presidente ha chiarito di non ‘essere sensibile’ a un confronto. Ci chiediamo allora, dal momento che la pace si fa in due, anzi, casomai la si fa in due con l’aiuto di altri soggetti (nel nostro piccolo, il Consiglio comunale), se questo è il modus operandi di Collesei, cioè di dare sempre e solo voce a una parte sola, cambiamo la denominazione della Commissione, chiamiamola più appropriatamente Commissione Guerra”.

Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi

(fdr)

Ultimo aggiornamento:

10/12/2025, 12:34

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