Salta al contenuto principale Skip to footer content

Firenze ancora al top delle città più digitali d'Italia

Dettagli

Il riconoscimento ICity Rank consegnato al Forum PA. L'assessora Sparavigna: "Confermato il primato nella transizione digitale. Le nuove tecnologie sono una sfida e una opportunità per rispondere sempre meglio ai bisogni delle persone"
Data:

8 Dicembre 2025

Tempo di lettura:

4 minuti, 53 secondi

Descrizione

Firenze ancora al top tra le città più digitali d’Italia. Il riconoscimento è arrivato da Forum PA nel corso dell’appuntamento della scorsa settimana a Roma.  Il capoluogo toscano è per il sesto anno consecutivo sul podio della classifica ICity Rank tra le 15 città considerate 'full digital', completamente digitali. 
"Firenze si conferma tra le città all'avanguardia nel nostro Paese per l'impegno nella transizione digitale – commenta l’assessora all’Innovazione Laura Sparavigna –. Il nostro obiettivo è mettere le persone al centro delle opportunità date dalle nuove tecnologie. Anche il Piano per l’adozione dell’Intelligenza Artificiale che abbiamo appena approvato va in questa direzione. Le nuove tecnologie rappresentano una sfida ma anche una grande opportunità. Da parte dell’Amministrazione c’è la volontà di andare avanti sul percorso intrapreso in questi anni per dare risposte sempre più rapide, efficaci e personalizzate ai bisogni dei nostri cittadini. Con alcuni punti fermi: la centralità delle persone, a iniziare dai nostri dipendenti che con l’introduzione graduale dell’IA saranno valorizzati; l’indispensabile supervisione umana all’azione dell’Intelligenza Artificiale; la massima attenzione alla sicurezza dei dati. Con questi strumenti insieme alla formazione diffusa sul digitale per tutti, dipendenti e cittadini, vogliamo costruire una Città più semplice, ma soprattutto pronta per le sfide del futuro".
L’indagine fornisce una fotografia dell’avanzamento delle principali realtà urbane italiane, rispetto a tre indici dell’innovazione: quello delle Amministrazioni digitali che riguarda la digitalizzazione dell’attività amministrativa, tra siti web, fruizione dei servizi online e adozione delle piattaforme nazionali; quello dei Comuni aperti, ovvero il livello di utilizzo dei social media, la diffusione di dati aperti e la disponibilità di app; quello delle Città connesse, che misura la trasformazione digitale dei servizi urbani, tra sviluppo di reti di connessione, sistemi di sensori e device collegabili, strumenti di analisi e rappresentazione dei dati.
Il 2025 si caratterizza per una crescita sostenuta nell’indice Amministrazioni digitali per un vero e proprio “effetto PNRR”: in questa dimensione si sono ridotte le distanze territoriali e dimensionali, ben 96 comuni oggi si collocano nelle fasce alte o medio-alte rispetto ai 60 di due anni fa. Il miglioramento è significativo anche nell’indice Città connesse (le città nelle fasce alte o medio-alte salgono da 46 a 54), ancora contenuto in quello Comuni Aperti (da 40 a 44), dove restano ampie le differenze dimensionali.
Indice Amministrazioni Digitali
Nell’Indice Amministrazione Digitali Genova e Pistoia guidano la graduatoria, al primo posto a pari merito con 92 punti, appena sopra Bologna e Firenze con pari punteggio al terzo posto, poi Bergamo al quinto, Grosseto, Parma e Taranto al sesto, Brescia, Ferrara, Imperia, Messina, Milano, Modena e Perugia al nono. In questa dimensione, è forte l’impatto dei finanziamenti PNRR, che determina una crescita complessiva e un maggiore equilibrio rispetto al passato. per rendere completi e facilmente fruibili i servizi.
Indice Comuni Aperti
Nell’indice Comuni Aperti è Firenze a raggiungere il primo posto con 91 punti, precedendo sul podio Roma Capitale e Bologna. A seguire Milano (4°), Genova (5°), Modena, Rimini e Torino al sesto, Bergamo e Venezia al nono. Sette comuni nella top ten sono città metropolitane, il primo capoluogo meridionale è Bari (15°), il primo con popolazione inferiore a 100.000 abitanti è Siena (11° posto).
In questo indice si assiste a un miglioramento debole. Perdurano le differenze geografiche e di dimensione demografica. I grandi centri ottengono risultati significativamente più elevati (77,9 di media). È il momento di costruire momenti di condivisione sulle potenzialità dei social, delle APP e della diffusione di Open Data per individuare modelli di riferimento utilizzabili da tutti.
Indice Città Connesse
La graduatoria dell’indice Città Connesse è guidata da Firenze, Bologna, Milano e Venezia, in testa, seguite da Cagliari al quinto posto, poi Roma Capitale e Torino al sesto, Genova e Modena all’ottavo, Brescia e Trento al decimo.  Negli ultimi due anni il valore medio dell’indice è salito da 56,4 a 62,7.
La crescita è stata territorialmente omogenea lasciando sostanzialmente invariate le differenze geografiche, che sono ancora rilevanti tra il nord (punteggio medio 69,9) e Sud (punteggio medio 54). Gli scarti per dimensioni demografiche sono rilevanti anche se in riduzione. È necessario individuare uno strumento di finanziamento (e una modalità di regolazione dei rapporti con i gestori dei servizi) che consenta anche alle città di media dimensione di intraprendere il percorso seguito dai capoluoghi metropolitani.

In allegato la presentazione della ricerca.

Allegati

Document
Ultimo aggiornamento:

08/12/2025, 11:23

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?2/2

Inserire massimo 200 caratteri