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“Cubo nero”, Sabatini (Lista Schmidt): “Da assessore Biti una lettura che in realtà conferma che l’autorizzazione paesaggistica manca di una completa verifica”

Data:

17 Novembre 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 30 secondi

Descrizione

“Il provvedimento del 22/10 con cui il Comune chiude il suo accertamento non contiene la presa in considerazione della nota consegnata (a mano) il 15 ottobre dalla Soprintendenza che smentisce in punto di fatto quanto affermato dalla proprietà (Savills) sui sopralluoghi con finalità di autorizzazione paesaggistica. La Soprintendenza ha solo riconosciuto di aver fatto quelli volti a verificare le condizioni del bene culturale "vecchia facciata", mentre sulle condizioni apposte all’autorizzazione paesaggistica attendeva una convocazione da parte del Comune di Firenze (che ha competenze quale soggetto delegato dalla Regione Toscana). L’assessora ripete come un mantra che la Soprintendenza esprime un parere obbligatorio e vincolante, dimenticando che: 1) ciò non cancella ma si aggiunge alle competenze del Comune di Firenze nella fase istruttoria e in quella decisionale; 2) la stessa Soprintendenza ha negato quanto affermato da Savills circa l’esecuzione dei sopralluoghi a fini paesaggistici: dunque come mai l'ufficio edilizia ha tagliato corto sul punto prendendo per oro colato quanto asserito da Savills e non ha recepito il “parere obbligatorio e vincolante” della Soprintendenza?

Oggi l’assessore Biti ha citato 2 articoli (artt. 146 e 155 della legge del Codice dei beni culturali e del paesaggio, D. Lgs. n. 42/2004) che richiamano la competenza della Regione per rilascio e vigilanza su beni "paesaggistici", ma ha dimenticato di dire che la Regione Toscana con la LRT n. 65/2014 ha delegato proprio il Comune di Firenze in materia paesaggistica. Il Comune che dunque non può esimersi dall’effettuare in modo rigoroso (nei fatti ma anche nei documenti) il suo ruolo di perfezionamento dell’autorizzazione paesaggistica e di vigilanza. Un’attività da condurre in modo serio e scrupoloso, senza aderire acriticamente a quanto riferito dall’operatore privato Savills, tanto più quando viene contraddetto dalla Soprintendenza.

In conclusione, la risposta odierna dell’Assessora Biti è di fatto una confessione del fatto che l’autorizzazione paesaggistica n. 1396/2020 è ancora priva di una formale e sostanziale verifica delle condizioni che erano state apposte. Tale vizio condiziona la efficacia del permesso di costruire sui manufatti già ultimati e su quello ancora in corso di ultimazione. Con questa approssimazione e noncuranza, non c’è da stupirsi che sia stato prodotto quel mostro edilizio che tutto il mondo ci rimprovera”.

Lo dichiara il consigliere di Lista Civica Schmidt Massimo Sabatini a margine del Consiglio comunale di oggi

(fdr)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 10:31

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