Descrizione
"Nelle settimane scorse, la cabina di regia per la gestione dei fondi strutturali europei ha analizzato le richieste di riprogrammazione provenienti dallo Stato e dalle Regioni circa la destinazione delle risorse a valere sul ciclo di programmazione 2021-2027. La riprogrammazione è un processo di medio-termine avente il fine precipuo di adeguare e spostare le poste a seconda delle nuove priorità nel frattempo emerse. Infatti, la Commissione europea, grazie ad una modifica regolamentare approvata il 18/09/2025, ha incluso tra le priorità di investimento anche l’obiettivo “Facilitare l’accesso ad alloggi sostenibili e a prezzi accessibili”, al fine di sostenere programmi di realizzazione, riqualificazione, rifunzionalizzazione di alloggi da destinare al ceto medio a prezzo calmierato. Complessivamente, come emerso dalla cabina di regia, sono arrivate istanze di riprogrammazione sull’obiettivo “casa accessibile” per soli 887 milioni, di cui oltre 400 da ascrivere al Governo Meloni, mentre i restanti ad alcune Regioni tra le quali, tuttavia, nonostante la grande emergenza abitativa che soprattutto a Firenze si fa sentire, non figura la Toscana.
Lo Stato, in particolare, ha riprogrammato risorse europee che non avevano ancora trovato un impiego indirizzandole alla casa, mentre la Regione, nonostante i dati del MEF aggiornati al 31/08/2025 testimonino come solo il 43% circa delle risorse UE di cui la Toscana beneficia nel ciclo 2021-2027 (in totale 2,3 miliardi) sia impiegato, non ha mosso un dito.
Da un anno e oltre ormai, questa maggioranza propina costantemente la storiella melodrammatica per cui sulla casa il Governo non investirebbe un euro, inscenando sterili teatrini ad ogni piè sospinto. Per fortuna, la realtà è ben diversa, all’opposto di come viene strumentalmente descritta. Funaro, infatti, deve ringraziare Giorgia Meloni se a partire dal prossimo anno arriveranno importanti quantitativi di risorse, a cui si aggiungeranno, peraltro, i 500 milioni già previsti dalla legge di bilancio dell’anno precedente nell’ambito del “Piano Casa Italia” dal 2028 al 2030. Se avesse atteso Giani e la sua Giunta, totalmente impreparata a gestire simili partite, nonostante la competenza sulle politiche abitative sia concorrente, non avrebbe visto neppure le briciole. Pensi adesso, piuttosto, a farsi trovare pronta, con progetti e piani cantierabili, diffidando dal cattivo esempio del Presidente Giani".
Lo dichiarano i consiglieri di Fratelli d'Italia Matteo Chelli e Angela Sirello (capogruppo)
(fdr)

