Andrea Ciulli (PD): “Una vittoria storica per le famiglie queer in Europa: la Corte di Giustizia UE sancisce il riconoscimento dei matrimoni egualitari in tutti gli Stati membri”

“Una decisione destinata a segnare la storia dei diritti LGBTQIA+ in Europa: la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati in un Paese dell’UE devono essere riconosciuti da tutti gli Stati membri. Un principio semplice ma rivoluzionario: nessuna famiglia può cessare di esistere solo perché attraversa un confine.

La sentenza non impone il matrimonio egualitario in ogni Stato, ma vieta che un’unione legalmente valida in uno Stato membro venga ignorata o “declassata” altrove. Un passaggio fondamentale che rafforza la dignità delle persone LGBTQIA+ e tutela il loro diritto a costruire una vita familiare stabile e riconosciuta.

In Italia, dove attualmente esistono solo le unioni civili, il mancato riconoscimento dei matrimoni egualitari celebrati all’estero potrebbe aprire la strada a nuovi contenziosi con la Corte di Giustizia UE. È un tema che richiede un intervento urgente e chiaro da parte delle istituzioni italiane”.

Mario Colamarino, presidente del CCO Mario Mieli, commenta:

«Questa sentenza è una pietra miliare per la dignità delle famiglie queer in Europa. Basta scuse: l’Italia deve riconoscerle per quello che sono, senza ridurle a versioni incomplete dei loro diritti».

“Questa decisione rappresenta una conquista importante, ma il percorso non è concluso. Ora è fondamentale che tutti gli Stati membri applichino la sentenza in modo uniforme, senza discriminazioni né ostacoli burocratici che possano comprometterne l’efficacia.

Il diritto alla vita familiare è un diritto fondamentale. Continuiamo a pretendere che venga rispettato. Sempre”.

Queste le dichiarazioni del consigliere del Partito Democratico Andrea Ciulli. (s.spa.)