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Razzanelli: “Alluvione, scampato pericolo. Nel ’66 fu colpa della diga”

Data:

18 Novembre 2019

Tempo di lettura:

1 minuto, 13 secondi

Descrizione

I fiorentini e molti toscani hanno vissuto ore di ansia e paura, guardando l’Arno che si gonfiava minaccioso col passare dei minuti: “Era dal ’92 che non si assisteva ad uno scenario di simili dimensioni, è stata una domenica molto dura - afferma il consigliere comunale Mario Razzanelli - per fortuna tutto è passato. Speriamo che le prossime piogge siano meno intense delle ultime, possiamo parlare di scampato pericolo”.

Razzanelli è tornato, come molti fiorentini, a pensare al 1966, a quel 4 novembre tristemente conficcato nella memoria di tutti: “La portata della piena è stata ingente anche stavolta, le dimensioni sono state molto simili al ’66, la differenza però è stata un’altra: in questa circostanza non è stato commesso l’errore di aprire le dighe. Nonostante che negli anni siano state fatte alcune inchieste, la verità definitiva non è mai emersa. La diga La Penna con la sua apertura favorì l’innalzamento della portata. Gli argini hanno retto non solo perché in questi anni sono state apportate delle migliorie, ma proprio perché non sono stati travolti da un corso d’acqua ingigantito dall’apertura delle dighe”.


 

Ultimo aggiornamento:

18/11/2019, 15:48

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