Queste le dichiarazioni del capogruppo PD Luca Milani:
“Il 27 maggio 1993 la strage di via dei Georgofili a Firenze inaugurò la stagione delle bombe mafiose contro i monumenti. Alle 1.04 un fiorino imbottito di tritolo esplose di fronte alla sede dell’Accademia dei Georgofili, a due passi dagli Uffizi: persero la vita l’intera famiglia Nencioni, tra cui le piccole Nadia (9 anni) e Caterina (50 giorni) e lo studente fuori sede Dario Capolicchio. Ci furono oltre 40 feriti e danni irreparabili al patrimonio storico-artistico.
Una ferita di cui Firenze porta ancora i segni.
Per quell’attentato sono stati condannati, con sentenza definitiva, gli esecutori e chi li armò.
Ma non si è mai fermata la caccia ai mandanti esterni della strage, alle connivenze con pezzi deviati dello Stato, ai rapporti con la classe politica.
Oggi desta grave preoccupazione il timore sollevato dalla lettera dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili: le forze di Governo vorrebbero l’archiviazione delle indagini sui possibili mandanti occulti dell’autobomba di via dei Georgofili e degli altri attacchi nel 1993 condotta da Luca Tescaroli e da Luca Turco.
Solo il completo svelamento delle trame che stanno dietro le stragi del biennio ’92-’93 è in grado di costituire un potente antidoto affinché in futuro non si ricreino le condizioni per un attacco di stampo mafioso alle istituzioni democratiche.
L’archiviazione rappresenterebbe un vero schiaffo alla memoria delle vittime della strage che invece deve rimanere costantemente viva e presente”. (s.spa.)