HIV, al tavolo comunale le esperienze del think tank Fast-track cities Italia
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27 Luglio 2021
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Sono otto le “fast track cities” in Italia, tra cui Firenze, ovvero le città che hanno aderito al protocollo Fast-Track per la sconfitta dell’AIDS entro il 2030. Rappresentanti delle istituzioni, del mondo sanitario e dell’associazionismo di queste città si sono confrontati il 1 luglio a Milano al Convegno Nazionale “Think Tank Fast-Track Cities (FTCs) Italia”. I temi emersi sono stati affrontati nell’ultima riunione del tavolo comunale sull’HIV coordinato da Mimma Dardano, consigliera speciale del sindaco su nuove povertà post-Covid, corretti stili di vita e dipendenze e presidente commissione Politiche sociali, che si è riunito nei giorni scorsi. Presenti rappresentanti di tutte le realtà che a vario titolo si occupano del tema in città, da Usl Toscana Centro e Careggi e Società della Salute di Firenze a LILA Toscana, Cooperativa CAT, IREOS, associazione Arcigay, associazione Progetto Arcobaleno.
FTCs si concentra sullo sviluppo di una rete di città che liberamente scelgono di focalizzarsi sul raggiungimento del traguardo 90-90-90 dell’OMS e sulla riduzione dello stigma e della discriminazione nei riguardi delle persone con HIV a zero. Lanciata in occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS 2014, attualmente la rete è cresciuta fino a includere più di 300 città nel mondo.
“Abbiamo discusso delle esperienze finora condotte nelle varie città italiane, degli obiettivi raggiunti localmente e di quelli da raggiungere in futuro, delle possibili iniziative comuni nel corso del prossimo biennio. – ha spiegato Dardano – Tra le proposte, una convergenza di tutti i presenti al tavolo c’è stata per la realizzazione di un ‘check-point cittadino’ con il coinvolgimento attivo delle associazioni, una struttura ad hoc in cui poter reperire informazioni utili, aiuto e supporto. Continueremo a lavorare tutti assieme per promuovere sempre di più iniziative e momenti di sensibilizzazione sull’HIV, perché solo così possiamo fare realmente prevenzione. Non dobbiamo abbassare la guardia rispetto all’AIDS”.
(sa. ca.)