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Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo

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Descrizione breve
In occasione della ricorrenza dell’8 agosto, il Presidente del Consiglio comunale e la Presidente della Commissione consiliare 9 (Istruzione, formazione e lavoro), ricordano la tragedia di Marcinelle e il sacrificio dei lavoratori italiani all’estero
Data:

8 Agosto 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 54 secondi

presidente consiglio comunale
presidente commissione istruzione, formazione e lavoro
ricorrenze

Descrizione

L’8 agosto 1956 nella miniera di carbone di Bois du Cazier, appena fuori dalla cittadina belga di Marcinelle, si sviluppò un incendio che causò una strage. Per le ustioni, il fumo e i gas tossici, morirono 262 minatori di cui ben 136 italiani.

 

In ricordo del terribile evento, con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2001, è stata istituita la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.

 

Tra il 1946 e il 1956 più di 140.000 italiani varcarono le Alpi per andare a lavorare nelle miniere di carbone della Vallonia. Era il prezzo di un accordo tra Italia e Belgio che prevedeva che l'Italia inviasse in Belgio 2.000 uomini a settimana e, in cambio dell’afflusso di braccia, Bruxelles si impegnava a fornire a Roma 200 chilogrammi di carbone al giorno per ogni minatore.

Questo testimonia quanto l’economia, allora come oggi, governi il destino degli uomini.

 

“La ricorrenza dell’8 agosto vuol ricordare in particolare le italiane e gli italiani morti sul lavoro nel mondo, e si è deciso di intitolarla col termine “sacrificio” che istintivamente potrebbe mettere a disagio, se ci si pensa. Sacrificio deriva dal latino, dai termini “sacro” e “rito”, sembrerebbe dunque avere un sostrato positivo, quando meno in proiezione; compiere un'azione per un qualche fine altro, conseguente, superiore, nell’ottica di un senso. 136 morti carbonizzati a centinaia di metri sotto terra non hanno alcun senso però. Nessun morto sul lavoro, in nessuna parte del mondo, di qualsiasi nazionalità sia, lo è.

Però è indubbiamente un sacrificio lasciare il proprio paese, i propri affetti, le proprie abitudini, il proprio contesto sociale e culturale, se la scelta di partire non è dettata da curiosità, da desiderio di esplorare nuovi mondi, ma dalla necessità, come è stato per decenni per gli italiani che sono migrati all’estero per lavorare, per sopravvivere”. Questa la riflessione del Presidente del Consiglio Cosimo Guccione che insieme alla consigliera Beatrice Barbieri sottolinea come l’8 agosto ricordiamo il sacrificio dei minatori italiani morti in Belgio e celebriamo la Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, ma come sia importante tenere presente che solo nei primi 6 mesi dell'anno i morti sul lavoro - in Italia - sono stati più di 350.

“Un sacrificio che non vorremmo davvero più testimoniare”.

 

La Presidente Barbieri aggiunge che è intenzione della Commissione 9 dedicarsi a breve a un nuovo approfondimento in merito alla sicurezza sul lavoro, tema particolarmente sentito da tutto il Consiglio comunale. (s.spa.)

A cura di

Ufficio Stampa

Struttura che si occupa della comunicazione degli organi politici dell'Ente
Ultimo aggiornamento:

16/09/2025, 15:44

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