Descrizione
“A 33 anni di distanza dalla strage di Capaci, uno degli attentati più dolorosi della storia italiana, rimane intatto il ricordo del sacrificio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta, composta da Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
La strage di Capaci è una ferita ancora aperta che può essere faticosamente risarcita soltanto attraverso un’azione quotidiana di contrasto alle mafie e ad ogni forma di illegalità e di violenza.
Non dimenticare l’eredità della strage di Capaci significa impegnarsi senza sosta per difendere la nostra democrazia, promuovere costantemente la cultura della legalità e rafforzare i presidi di giustizia sociale e trasparenza.
Non possiamo permetterci di abbassare la guardia: a distanza di trentatre anni dalla strage di Capaci il fenomeno mafioso non è purtroppo sconfitto ma è ancora radicato ed attivo anche nel nostro territorio così come dimostrato dalla recente operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, in collaborazione con il comando provinciale della guardia di finanza, che ha condotto nei giorni scorsi all’esecuzione di dodici misure cautelari e al sequestro preventivo di beni per circa un milione di euro.
Ringraziamo Libera contro le Mafie, la Fondazione Antonino Caponnetto, l’Associazione Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili e tutte le altre associazioni per il lavoro instancabile che portano avanti sul territorio non solo tenendo viva la memoria delle vittime ma soprattutto alimentando l’impegno collettivo nella lotta contro le mafie educando le giovani generazioni all'importanza della legalità, della solidarietà e dell'antimafia”. (s.spa.)