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Telecamere e foto trappole, Grassi: “Si forzano le regole e non si rispetta la privacy”

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“Siamo d'accordo sull'uso per punire chi commette un reato ma rispettando le normative”
Data:

29 Ottobre 2018

Tempo di lettura:

1 minuto, 8 secondi

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“Si usano telecamere per individuare chi commette un reato come quello di abbandono di rifiuti pericolosi. Bene, siamo d'accordo. Ma non lo possiamo fare forzando le regole e non tenendo in considerazione le normative vigenti sulla privacy. Insomma i cartelli che avvisano siano messi a regola d'arte”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene di nuovo sull'argomento ribadendo la posizione del gruppo consiliare. E spiega: “Lo diciamo, non per fare i guastafeste, ma proprio perché vogliamo che le persone siano non solo individuate ma anche condannate per il reato. Così si rischia per un vizio di forma di vedere annullate le sanzioni e il Comune invece di veder assicurati i trasgressori alla giustizia, dovrà sborsare soldi pubblici e chiedere scusa per la violazione della loro privacy”.

“Mi appello di nuovo all'amministrazione per scongiurare questa ultima eventualità – conclude il capogruppo – altrimenti avremmo gettato al vento un'altra buona occasione per punire i soliti furbetti”. (fdr)

 

Ultimo aggiornamento:

29/10/2018, 18:09

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