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Teatro della Toscana, Sabatini (Lista Schmidt): “Le mie proposte perché sia davvero un veicolo di cultura e non un’estensione della politica”

Data:

10 Giugno 2025

Tempo di lettura:

1 minuto, 19 secondi

Descrizione

“Nell’odierna audizione dei vertici del Teatro della Toscana sono intervenuto per ribadire un paio di capisaldi importanti per il futuro di questa organizzazione:

1. Che la politica schierata sappia restar fuori dal teatro, evitando di escludere dalle chiamate “chi non è di parte”; che sia elevata la Cultura e non ci si limiti alla Propaganda.

2. Che si punti davvero ad essere rappresentativi di tutta la Toscana e non solo di due province.

Per il primo punto ricordo che un’offerta troppo schierata farebbe perdere pubblico, così come “scelte imposte” (vedi scuole ed incarichi a Favino ed Accorsi) comporterebbero soltanto costi aggiuntivi. 

Per il secondo punto, invece, auspico di ispirarsi al modello degli “Uffizi diffusi” che ha portato quell’arte in tutti i musei del territorio. Potremmo estendere l’offerta Teatro della Toscana e presentarla anche negli altri tanti teatri, alcuni veramente storici, di tutta la Regione. 

Solo per citarne alcuni (ma la lista sarebbe infinita): il Poliziano di Montepulciano, il Pacini di Pescia, il Guglielmi di Massa, l’Animosi di Carrara, l’Alfieri di Castelnuovo Garfagnana, il Castagnoli di Scansano, e, non ultimo, il Teatro dei Ricomposti di Anghiari.

Insomma, rendiamo davvero il Teatro della Toscana della Toscana!”.

Lo dichiara il consigliere di Lista Civica Eike Schmidt Massimo Sabatini

(fdr)

Ultimo aggiornamento:

10/06/2025, 18:15

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