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Tari, Lista Schmidt: “Ennesimo aumento: +5%. Manca piano impianti per miopia ideologica e multiutility è al palo”

Data:

2 Aprile 2025

Tempo di lettura:

1 minuto, 5 secondi

Descrizione

“Il punto dolente di Firenze, in particolare, ma di tutta la Toscana in generale resta la gestione dei rifiuti, i cui costi sempre più esorbitanti ricadono sempre e comunque sulle spalle di cittadini e imprese, drenando risorse e riducendo la competitività”. Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri comunali Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini.

“Ricordiamo nel 2024 un assessore, Andrea Giorgio “contento per aver contenuto” l’aumento della Tari al 3% nel 2023, era già cresciuta del 2,4 sull’anno precedente. Quest’anno a Firenze aumenta del 5%, ma la scusante non possono essere i rincari generale. C’è la precisa volontà di non scegliere, rendendo il nostro territorio strutturalmente dipendente dalle discariche e dall’export di rifiuti”. I consiglieri comunali di minoranza sostengono che “la stessa operazione multiutility resti monca mancando del tutto un piano di sviluppo industriale e un piano impianti, che noi chiediamo da tempo senza alcun riscontro”.

“Senza impianti ogni sforzo sulla differenziata rischia di essere vano”, concludono Schmidt, Sabatini e Bambagioni. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

02/04/2025, 13:02

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