Descrizione
«Un provvedimento tecnico, necessario ma privo di un confronto politico ampio e partecipato». Così i consiglieri comunali di Italia Viva Francesco Casini e Francesco Grazzini hanno motivato in aula l’astensione del gruppo durante la votazione sulla delibera di approvazione del nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Firenze.
«Ringraziamo l’Assessora e gli uffici per il lavoro svolto e per la disponibilità dimostrata anche in sede di commissione – dichiarano Casini e Grazzini – ma non possiamo non rilevare come l’iter sia stato portato avanti con un carattere prevalentemente tecnico finendo per essere solo un aggiornamento, volto soprattutto a recepire disposizioni sovraordinate e ad allinearsi al nuovo Piano Operativo Comunale».
Al centro delle modifiche anche le novità introdotte dal cosiddetto “Decreto Salva Casa 2024” (D.L. 69/2024, convertito in Legge 105/2024), che interviene sulla regolarizzazione delle lievi difformità edilizie e sulla sanatoria di interventi interni realizzati senza titolo.
«Si tratta di un aggiornamento formale – proseguono i consiglieri di Italia Viva – che non incide realmente sulle scelte urbanistiche della città, ma si limita a raccordare gli strumenti comunali con il nuovo contesto normativo nazionale.»
Casini e Grazzini sottolineano però come il provvedimento arrivi in un contesto condizionato da scelte che Italia Viva ha già avuto modo di criticare:
«Pensiamo al tema degli affitti brevi turistici – spiegano – una materia gestita con modalità che non condividiamo né nel merito né nel metodo, e che oggi è oggetto di numerosi ricorsi al TAR. Anche per questo il nostro voto è stato di astensione: per coerenza con quanto già espresso sul POC, ma anche perché non ravvisiamo reali elementi di innovazione né una visione strategica di lungo periodo.»
Infine, i consiglieri auspicano per il futuro una discussione più aperta e inclusiva:
«Serve un confronto vero tra istituzioni, tecnici e cittadini. Questo è solo un adeguamento normativo, un passaggio obbligato, ma non può sostituirsi alla politica. Firenze merita un dibattito più ampio su come vogliamo abitare, costruire e trasformare la città nei prossimi anni. Anche il regolamento edilizio comunale può trovare innovazioni maggiori ed essere una spinta per una città che vuole guardare al futuro e ad uno sviluppo sostenibile e armonioso.» (s.spa.)