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Podere La Mattonaia, in Consiglio comunale il punto dell’amministrazione sulla vicenda

Dettagli

Descrizione breve
Il manufatto che impediva la realizzazione del parcheggio è abusivo. Contenziosi in corso
Data:

7 Novembre 2022

Tempo di lettura:

3 minuti, 22 secondi

Descrizione

A fine 2021, gli uffici dell’edilizia del Comune di Firenze hanno rilasciato al privato proprietario dell’area verde del podere La Mattonaia il permesso di costruire per la realizzazione di un parcheggio, intervento conforme alla disciplina del regolamento urbanistico del 2015 che non classificava quell’area come ‘verde di permeabilità ecologica’, nella quale non è possibile costruire. Fu però inserita la prescrizione di rispettare all’ingresso del futuro parcheggio una distanza minima di 0,90 mt. Distanza che ancora oggi non è rispettata per la presenza di un manufatto con le cassette della posta di proprietà del condominio adiacente l’area, che non consente per il suo ingombro di rispettare la distanza prescritta dal Comune all’ingresso. Questo stato di cose aveva portato a ritenere chiusa la vicenda del parcheggio al podere la Mattonaia: poiché, infatti, il condominio non avrebbe rimosso il manufatto (non dando il consenso), il proprietario si trovava nell’impossibilità di realizzare il parcheggio non potendo rispettare la prescrizione della distanza minima all’ingresso  disposta dal Comune. In seguito, tuttavia, il proprietario dell’area verde ha rinvenuto che tale manufatto della posta era stato realizzato abusivamente: per questo ha citato in giudizio il condominio e il Comune per arrivare alla rimozione del manufatto abusivo. La causa è tuttora pendente di fronte al Tribunale civile di Firenze. Il proprietario ha inoltre inviato una lettera agli uffici dell’Edilizia per chiedere al Comune di ordinare al condominio la rimozione del manufatto abusivo. Gli uffici del Comune hanno rigettato la richiesta: per natura e dimensioni del manufatto, oltre che per la sua presenza da lungo tempo nell’area, la demolizione non può infatti essere disposta. Il proprietario dell’area verde, allora, ha fatto ricorso al Tar Toscana anche contro il Comune di Firenze contro l’archiviazione della richiesta avanzata dal proprietario dell’area verde. Il giudizio è tuttora pendente.

Di fronte a questa situazione di contenziosi, il proprietario dell’area verde ha inviato nei giorni scorsi la comunicazione di avvio dei lavori per il giorno 7 novembre. Il privato ritiene infatti di dover provare solo al momento del collaudo del parcheggio di aver rispettato le prescrizioni disposte dal Comune (compresa quella della distanza): se al momento del collaudo la prescrizione della distanza non sarà rispettata, ripristinerà lo stato dei luoghi. L’amministrazione comunale ha chiesto al momento dell’avvio dei lavori l’intervento della polizia edilizia sul posto per accertare la situazione e la legittimità o meno di tale comportamento e per una verifica dello stato dei luoghi. 

Se il proprietario avesse lasciato scadere il permesso di costruire (della durata di un anno) senza iniziare i lavori, avrebbe perso definitivamente la possibilità di presentare un nuovo progetto per il parcheggio in quell’area: l’amministrazione ha infatti già annunciato che nel nuovo regolamento urbanistico è pronta a classificare l’area come ‘verde di permeabilità ecologica, a differenza di quanto fatto dal Consiglio nel 2015. 

A questo punto, solo la pronuncia del Tribunale in merito alla possibilità del manufatto di restare in quella posizione può definitivamente chiarire la situazione e i reciproci diritti.

 

Ultimo aggiornamento:

07/11/2022, 19:23

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