Palagi (SPC): "Riconoscimento a Francesca Albanese: non cambiamo posizione"
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1 Dicembre 2025
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Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune
"Francesca Albanese è la Special Rapporteur ONU che da anni si occupa del massacro del popolo palestinese. Per la sua attività istituzionale è stata attaccata e sanzionata dall'Amministrazione Trump degli Stati Uniti. Ha ricevuto attacchi continui, anche volgari.
La nostra proposta di cittadinanza onoraria nasce a luglio 2025. Nel frattempo la sua visibilità mediatica è cresciuta, con una grande attenzione a qualsiasi sua dichiarazione.
La settimana scorsa abbiamo espresso solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti, per il loro sciopero e il rapporto difficile che si trovano a vivere rispetto alle realtà editrici. La libertà di informazione è un tema fondamentale, che passa dalle condizioni di lavoro di chi ci opera (che in Palestina comprende il rischio di morire per mano dell'esercito israeliano).
Leggiamo con una certa sorpresa le dichiarazioni di alcune figure del centrosinistra, compreso il gruppo di Italia Viva - Casa Riformista di Palazzo Vecchio.
Di fronte al continuo massacro del popolo palestinese e agli attacchi gravi che ha subito Francesca Albanese, si sceglie di utilizzare i fatti della Stampa di Torino come se fosse stata la Special Rapporteur a guidare un assalto nei confronti della testata giornalistica.
Non vogliamo sminuire niente. Ma proprio per questo crediamo sia fondamentale avere presente quello che avviene in Palestina e quello che avviene in politica internazionale, con il Presidente Trump quotidianamente impegnato a rilasciare affermazioni irricevibili, ignorando - insieme al Governo di Israele - la legittimità stessa dell'ONU.
Proponiamo un riconoscimento a Francesca Albanese non per le sue opinioni (su cui pare esista persino un dossier, a sentire alcune indiscrezioni informali), ma per il suo lavoro. Per noi un riconoscimento al suo operato deve esserci e anche un sostegno al rapporto di luglio 2025. Non per lei, non per il prestigio di Firenze, ma perché una Città operatrice di pace deve essere in grado di restare sul merito delle questioni". (fdr)

