“Apprendiamo dalla stampa che il centrodestra fiorentino e quello del Quartiere 5 (quest’ultimo assai eterogeneo) si sono finalmente accorti di un problema che avevamo già sollevato nel 2020, con una nostra mozione presentata quando eravamo all’opposizione. In quell’occasione chiedevamo la rimozione del jersey e il ripristino del marciapiede o comunque l’abbattimento delle barriere architettoniche. La mozione fu approvata – segno che non c’erano pregiudiziali, ma anzi consapevolezza e attenzione sul tema – ma si procedette solo alla messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale, dal momento che è tuttora in corso un contenzioso tra il Comune e l’istituto ecclesiastico proprietario dell’area oltre il muro, riguardo a chi debba farsi carico degli interventi.”
“Francamente – prosegue Pizzolo– da parte di un centrodestra che quotidianamente denuncia presunti sprechi di risorse pubbliche, spesso a sproposito, non comprendiamo perché il Comune dovrebbe anticipare spese potenzialmente ingenti che, in attesa di una sentenza definitiva, potrebbero spettare a un soggetto privato. Tanto più se quel soggetto esercita anche una funzione pubblica, come in questo caso, dove insiste una scuola privata.”
“Perché allora – conclude– non si avanza la stessa richiesta, quantomeno in forma concorrente, anche nei confronti della Scuola privata ecclesiastica San Francesco?”
“Ci è sempre stato insegnato che, di fronte a un problema complesso, non possono esserci soluzioni semplici. I consiglieri di destra sembrano dimenticare che in Via Vittorio Emanuele II si sono già verificate situazioni analoghe, in cui la messa in sicurezza è stata interamente a carico dei privati responsabili, lo stesso è avvenuto in Via Trento. Perché dunque chiedere oggi un trattamento diverso, solo per un istituto privato, ma a spese dell’intera collettività?”. (fdr)