Queste le dichiarazioni di Queste le dichiarazioni del Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi.
“La vicenda del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex discoteca Meccanò alle porte del Parco delle Cascine è tristemente nota a tutti. Oggi in Consiglio comunale ne abbiamo chiesto conto nuovamente alla Vice Sindaca Galgani, dopo i tanti ritardi per i lavori avviati nel lontano 2020.
Sì, perché il restyling del giardino, con la nuova pagoda, le aree wifi, le panchine, i bagni pubblici, dovevano essere pronti già a ottobre 2022, ed invece siamo ancora una volta qui a parlarne.
La Vice Sindaca oggi ha dichiarato che i lavori sono quasi ultimati ma toccherà aspettare ancora, almeno fino alla fine del mese di settembre. Ci è stato detto oggi che i ritardi sono da imputarsi alla difficoltà nel reperimento dei materiali e nel contenzioso aperto con la ditta prima aggiudicataria La Fenice Srl, responsabile dei ritardi.
Ma com’è che quando l’Amministrazione deve giustificare i ritardi nella conclusione dei lavori tira fuori la questione del reperimento dei materiali? Ci è stato detto lo stesso anche per i ritardi ormai atavici nella piscina Paganelli, chiusa già da tre anni e sicuramente anche la prossima estate.
Sulle penali applicate alla ditta La Fenice Srl, nei confronti della quale il Comune si è visto costretto addirittura a risolvere il contratto, la Vice Sindaca si è guardata bene di rispondere. Però l’Amministrazione ha già liquidato alla stessa ben 500 mila euro e sono oltre un milione di euro i soldi impegnati per la riqualificazione del giardino, tra vecchia e nuova ditta aggiudicataria.
Un buon risultato davvero.
Neanche questa estate dunque il giardino dell’area ex Meccanò sarà a disposizione dei cittadini, e per l’avviso di coprogettazione per l’affidamento della pagoda e del giardino a società del terzo settore, dovremo ancora aspettare.
Riteniamo che questa mancanza di trasparenza e di controllo non facciano bene al nostro ente e auspichiamo che questo progetto veda presto la conclusione". (fdr)