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Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Teatro della Toscana: solidarietà a Massini. Troppe questioni non chiare”

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Descrizione breve
“Ci dispiace che centrosinistra e destra continuino a scontrarsi sulla pelle di chi in questo mondo lavora”
Data:

20 Giugno 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 33 secondi

Descrizione

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune

“Partiamo dall’unirci alla solidarietà nei confronti di Stefano Massini. Gli attacchi nei suoi confronti sono inaccettabili, perché si confondono presunte valutazioni artistiche con i suoi pensieri, o le sue dichiarazioni di intellettuale, artista, cittadino.
Aggiungiamo che si ritrova in una situazione di cui è evidente non possa portare le responsabilità, per una semplice questione di tempi.
Non condividiamo però la scelta di una parte del sistema politico di scontrarsi rimuovendo il merito dei problemi. Il più evidente è il peso dei partiti, o delle figure di governo, nel poter incidere su meccanismi istituzionali che dovrebbero garantire l'autonomia di chi opera nel settore della cultura. Non è una novità, ma a che serve immaginare la Sindaca buona e la Presidente del Consiglio cattiva, o il Ministro della Cultura cattivo? Allora quando si è trattato del Maggio Musicale era l'inverso?
Leggiamo alcune parole dei tre commissari che hanno dato le dimissioni dall'organismo che deve esprimersi sul declassamento, da cui viene fuori che questa decisione sarebbe legata a una divergenza generale sulla visione della cultura. In più parlando di un minor punteggio che comunque sarebbe arrivato per problemi sul 2026-2027.
Pensiamo sia interessante anche l'intervista al già Presidente e Assessore alla Cultura Sergio Givone, che ricorda da dove nasce il progetto del Teatro della Toscana e quanto sarebbe fuorviante immaginare uno scontro tra la visione di Marco Giorgetti e la situazione presente.
Noi lo abbiamo chiesto anche in Commissione. Quale politica culturale è stata perseguita negli ultimi anni e quali novità ci sarebbero, oltre i singoli nomi?
Ci permettiamo di considerare superficiale una parte del dibattito che si è sviluppato. La reazione emotiva la comprendiamo e lo sdegno lo condividiamo anche, ma da parte di chi ha responsabilità precise sul piano politico-istituzionale andrebbe aggiunto anche qualcosa di più. Non vorremmo che, come per i recenti quesiti referendari, ci fosse chi pensa di sovrapporre la tattica politica elettorale con le posizioni di merito da portare avanti. E non vorremmo che alla fine del dibattito politico aspro non ci fosse nessuna parte politica pronta ad assumersi delle responsabilità. Per questo rilanceremo la funzione di controllo che ci spetta, appena ci arriverà la documentazione richiesta nei giorni passati”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

20/06/2025, 15:38

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