Del Re e Gasperini (Firenze Democratica): “Ztl h24, parcheggi e mobilità in Oltrarno: un Consiglio di Quartiere 1 partecipato, ma senza aperture e concretezza da parte della maggioranza alle istanze presentate”
30 Maggio 2025
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Descrizione
Queste le dichiarazioni delle consigliere Del Re e Gasperini di Firenze Democratica:
“Ieri sera, in una sala ex Leopoldine gremita, si è tenuto il consiglio di quartiere uno aperto sui temi della Ztl e del parcheggio interrato in piazza di Cestello.
Numerosi gli interventi dei residenti e dei comitati di tutto il quartiere, a riprova del fatto che questi temi incontrano un interesse ampio e diffuso, anche oltre i confini dell’Oltrarno.
Il gruppo di Firenze Democratica negli ultimi mesi ha presentato al consiglio di quartiere 1 quattro atti, non ancora discussi né in Commissione territorio né il Consiglio, in cui chiede al quartiere di attivarsi nei confronti dell’amministrazione comunale per rendere più sostenibile abitare e spostarsi in centro storico.
Tra i contenuti più rilevanti: la richiesta di aggiornamento della cartellonistica perché il divieto di sosta per i non residenti sia più chiaro, il rilascio di permessi per entrare in Ztl ai soli residenti per comprovati motivi (il rilascio è attualmente a pagamento per chiunque e qualsivoglia motivo), la sospensione della finestra di ingresso della Ztl estiva – dalle 20 alle 23 – al fine di iniziare una nuova sperimentazione in vista dell’estensione della ZTL h24 tutto l’anno (una sperimentazione già fatta, con successo, in epoca pre-Covid ma poi rimasta lettera morta). Infine, l’estensione del servizio notturno dei bussini elettrici e il loro raccordo con la tramvia. Qual è la posizione della maggioranza al quartiere uno? Ormai due mesi fa il Consiglio di quartiere 1 ha approvato, anche con il nostro voto, una mozione che chiede alla giunta comunale di considerare l’ampliamento dell’orario della Ztl, ma nel frattempo la Ztl estiva è iniziata come al solito, con quella finestra dalle 20 alle 23 in cui i varchi telematici sono aperti, a danno dei cosiddetti “residenti resistenti”. Niente di nuovo è successo dopo tale annuncio e niente di nuovo è emerso ieri, con l’assessore competente che mai ha cercato un confronto pubblico sul tema con la cittadinanza.
Nell’assenza di un confronto schietto che potrebbe essere utile anche all’amministrazione centrale, il messaggio implicito è sempre lo stesso, ovvero quel paternalistico “lasciateci lavorare” che taglia alla radice ogni confronto autentico, anche nella dimensione di prossimità del quartiere.
La mancanza di ascolto e di apertura a vagliare altre proposte ci pare la medesima anche nella questione del parcheggio interrato in Piazza di Cestello. Un mese fa Firenze Democratica ha presentato un atto, ancora da discutere in Consiglio, che ha come oggetto i parcheggi per l’Oltrarno, provando a offrire un punto di vista che avvicini le istanze. Visto che lo studio di fattibilità al Cestello è iniziato, e visto che l’esito è incerto perché i dubbi rispetto allo scavare accanto all’Arno sono tanti, perché non dotarsi subito di uno o più piani alternativi? Nel programma di Firenze Democratica i parcheggi interrati da prevedere sono fuori dalle mura, per non attrarre traffico all’interno e per cambiare il paradigma di sviluppo del la città. Nel percorso partecipato “Un Cestello di idee” promosso dal Comune e dall’Università di Firenze (pubblicato nel 2019), si chiedeva di valutare la pedonalizzazione della piazza, andando prima però a individuare il luogo in cui spostare le auto dell’attuale parcheggio. Tanti sarebbero gli studi di fattibilità alternativi da intraprendere per un nuovo parcheggio interrato di prossimità: viale Ariosto, viale Petrarca, Lungarno Santa Rosa e altri. Siamo davvero sicuri che la prospettiva di una piazza bella e vivibile e di un parcheggio appena fuori dalle mura, non possa tenere assieme l’interesse dei cittadini e di chi fa impresa e commercio in Piazza di Cestello?
Sarebbe bello nelle prossime sedute di commissione e consiglio di quartiere 1 avere un confronto vero su questi temi, senza trovare un muro di fronte, senza avere il timore “di disturbare il manovratore”, ma aiutandolo a “trovare la manovra” più giusta per la comunità”. (s.pa.)