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Centri di Accoglienza straordinari, Grassi (Frs): “Ghettizzare i migranti e gravare sui lavoratori le conseguenze di provvedimenti ingiusti non è quello di cui ha bisogno il nostro paese”

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“Le preoccupazioni denunciate dalla Cgil sono anche le nostre”
Data:

15 Ottobre 2018

Tempo di lettura:

1 minuto, 19 secondi

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“Siamo molto preoccupati, perché la nuova disposizione della Prefettura, che prevede che i migranti ospiti delle strutture Cas fiorentine non potranno uscire dalle 20 di sera alle 8 di mattina, non fa altro che alimentare il mantra del “noi” e “loro”. Si ghettizza e si isola. Non è questo di cui ha bisogno il nostro paese”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, si unisce alla presa di posizione della Fp Cgil. E aggiunge: “Il modello di Riace non va bene e lo si cancella con un decreto. L'integrazione e l'accoglienza la si rende sempre più simile ad una detenzione. E l'aiutiamoli a casa loro è l'unica cosa che sentiamo dire. Le soluzioni del governo non ci piacciono e non siamo d'accordo”.

“Oltretutto non si rendono conto che le persone che se ne occupano e che sono dei lavoratori in campo sociale, sono sempre più sottoposti a svolgere dei ruoli che non gli competono. Come è possibile che – conclude Grassi – gli operatori sociali si debbano occupare di verificare i pacchi consegnati agli ospiti e segnalare acquisti “spropositati”. Sono educatori o devono trasformarsi in gendarmi?”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

17/10/2018, 09:32

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