Approvata in Commissione 7 una mozione a firma PD e AVS-Ecolò per interrompere le relazioni istituzionali con Netanyahu, negare l’accesso a Netanyahu in Italia e sostenere gli attivisti israeliani anti guerra o dei gruppi misti”
9 Luglio 2025
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Descrizione
“Netanyahu è un criminale di guerra. Occorre interrompere le relazioni con lui e negargli l'accesso in Italia – dichiara la presidente della Commissione Pace Stefania Collesei – e con questa mozione si vuol mettere l’accento sulla necessità di fermare il disastro umanitario a Gaza, la violazione del diritto in Cisgiordania, la violenza che il popolo palestinese sta subendo.
Una popolazione stremata dalle bombe e dalla fame.
Si chiede, dunque, l’interruzione delle relazioni internazionali con Netanyahu.
Ma non è solo questo.
Si chiede di sostenere l’azione delle Associazioni in difesa dei diritti umani, dei gruppi misti arabi ed ebrei che in Israele operano da anni per la difesa dei diritti umani e la denuncia delle violazioni nei territori occupati.
A maggio abbiamo assistito alla mobilitazione spontanea di parecchie centinaia di israeliani attivisti antiguerra, famiglie degli ostaggi, madri dei soldati riservisti raggiungere il muro di Gaza in una protesta attiva per la fine della guerra, denunciare l’abbandono degli ostaggi e mettere fine al massacro dei civili.
È il popolo di Israele che non ci sta.
A cui vogliamo stare vicino.
Come Comune di Firenze – conclude la presidente della Commissione Pace Stefania Collesei – dovremo stare al fianco di queste persone, nostre alleate, contro la politica scellerata di Netanyahu e contro la politica di Hamas.
Basta armi ad Israele. Liberazione degli ostaggi. Fine del massacro”. (s.spa.)
Questo il testo completo della mozione:
Tipo atto: mozione n. 1105-25
Oggetto: interrompere le relazioni istituzionali con Netanyahu e i rappresentanti del suo governo. Negare l’accesso a Netanyahu in Italia. Sostenere quanti si adoperano per costruire percorsi di pace.
Proponenti: Stefania Collesei, Luca Milani, Caterina Arciprete
(Con riferimento all’art. 42 del Regolamento del Consiglio Comunale)
RICHIAMATA
-La risoluzione 2024/00532 avente ad oggetto “Riconoscimento dello Stato di Palestina” approvata nella seduta del 30/09/2024;
-La risoluzione 2024/01036 avente ad oggetto “Difendiamo i diritti e il diritto” approvata nella seduta del 16/12/2024;
-La risoluzione 2024/01262 avente ad oggetto “Sostegno ai progetti di cooperazione sanitaria della Regione Toscana e solidarietà al Sindaco di Tulkarm” approvata nella seduta del 12/03/2025;
CONSIDERATE le prese di posizione della Sindaca che condanna come scellerate e inaccettabili le azioni di Netanyahu, si appella ad un cessate il fuoco e al riconoscimento di due Popoli, due Stati;
SOTTOLINEATA la volontà del Comune di Firenze ad operare per la cooperazione e la solidarietà;
EVIDENZIATE, a seguito del massacro del 7 ottobre 2023, le gravissime violenze e i bombardamenti in atto nella striscia di Gaza che continuano a colpire in modo inimmaginabile la popolazione civile da parte del Governo di Netanyahu, che hanno provocato più di 60.000 morti, 120.000 feriti, mutilati, fra cui moltissimi bambini e neonati, che spesso, quando sopravvivono, rimangano orfani;
EVIDENZIATO altresì il disastro umanitario in cui versa la popolazione palestinese, che il Governo israeliano ha lasciato senza acqua, né cibo, né elettricità, dove tutte le infrastrutture anche sanitarie sono state bombardate;
CONSIDERATO che, per quanto sopra descritto, la Corte Penale Internazionale ha emesso i mandati di arresto per il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex Ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini contro l’umanità (omicidio, persecuzioni e altri atti disumani) e crimini di guerra (fame come metodo di guerra e direzione intenzionale di un attacco contro la popolazione civile), Corte che aveva condannato anche Yahya Sinwar e Ismail Haniyeh ritenuti responsabili degli omicidi e della detenzione di ostaggi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre;
RILEVATO che contro il massacro di Israele a Gaza e l’occupazione militare in Cisgiordania si sono levate moltissime voci nel mondo, tra le quali ci sono quelle: dell’opposizione interna che chiede il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra, dei gruppi misti israeliani e palestinesi impegnati nella difesa del diritto internazionale e della ricerca della pace, dei riservisti che sempre in maggior numero dichiarano di non essere più disposti a combattere per l’occupazione di Gaza;
CONSIDERATO quanto accaduto il 18 maggio 2025, giorno in cui erano state organizzate le operazioni di terra da parte dell’esercito israeliano, che avrebbero definitivamente ammassato a sud della striscia di Gaza una popolazione già stremata da mesi di guerra e fame e che invece ha visto la mobilitazione spontanea di parecchie centinaia di israeliani attivisti antiguerra, famiglie degli ostaggi, madri dei soldati, riservisti per raggiungere il muro di Gaza in una protesta attiva per la fine
della guerra, denunciare l’abbandono degli ostaggi e mettere fine al massacro dei civili;
RILEVATA altresì la coraggiosa protesta dei palestinesi contro Hamas a Gaza;
RICHIAMATE le recenti prese di posizione dei Presidenti delle Regioni Puglia e Emilia-Romagna e richiamata l’approvazione della mozione n. 2128 del Consiglio Regionale della Toscana con oggetto “In merito alle interruzioni delle collaborazioni con il Governo israeliano a seguito delle persistenti violazioni del diritto internazionale umanitario nella Striscia di Gaza”;
CHIEDE ALLA SINDACA E ALLA GIUNTA
-di reiterare la ferma condanna del massacro in corso dei palestinesi per mano del Governo Netanyahu, invocando il cessate il fuoco e la ripresa degli aiuti umanitari;
-di avvalorare l’azione di coloro che, dopo il massacro del 7 ottobre di Hamas, richiedono incessantemente la liberazione degli ostaggi e la fine della guerra;
-di sostenere l’azione delle Associazioni in difesa dei diritti umani e della costruzione della pace e l’azione dei gruppi misti arabi ed ebrei che in Israele operano da anni per la difesa dei diritti umani e la denuncia delle violazioni nei territori occupati;
IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE AL GOVERNO
-di sospendere urgentemente, ove in essere, le autorizzazioni di vendita di armi allo Stato di Israele, concesse anteriormente alla dichiarazione di guerra dell’8 ottobre 2023;
-che venga rispettato il dettato internazionale negando l’accesso di Netanyahu in Italia;
-di interrompere, così come accade con Hamas ogni forma di relazione istituzionale con Netanyahu e i suoi rappresentanti di governo se non allo scopo di porre fine al massacro in corso e al ripristino del rispetto del diritto internazionale.