Descrizione
“Oggi ricorre il 79esimo anniversario dell’alluvione di Firenze. Non possiamo limitarci a un doveroso ricordo delle vittime e dello straordinario lavoro degli Angeli del Fango.
Dobbiamo fotografare la situazione di oggi e lo stato degli interventi di messa in sicurezza dell’Arno, che passano dalla realizzazione del sistema delle casse d’espansione previste nel Valdarno superiore. Quella di Pizziconi, recentemente inaugurata ma ancora da completare è in grado di ricevere 3 milioni e 400 mila netti cubi d’acqua ma è solo una delle quattro casse che compongono un sistema complesso di mitigazione del rischio idraulico per chi abita nel centro storico di Firenze e nel Valdarno. All’appello mancano ancora da completare la cassa di Restone capace di raccogliere 5 milioni e 500 mila metri cubi di acqua, la cassa di Prulli, circa 7 milioni di metri cubi, e quella di Leccio (8 milioni di metri cubi, ancora in progettazione).
La campagna elettorale è finita e ci aspettiamo che il neo rieletto Presidente Giani definisca con chiarezza i tempi di realizzazione delle opere mancanti, troppo spesso annunciate a vuoto da decenni e che sono parte di accordi di programma tra Ministero dell’Ambiente sotto la guida di Altero Matteoli e Regione Toscana a partire dal 2005.
Sono interventi essenziali per la difesa di Firenze che non può accontentarsi del costoso intervento di protezione finanziato dal PNRR per 15 milioni di euro con barriere movibili e amovibili voluto dalla stessa Regione nel silenzio del nostro Sindaco, che desta perplessità sia da un punto di vista tecnico che estetico come segnalavamo già un anno fa”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Matteo Zoppini insieme ai consiglieri del partito a Palazzo Vecchio Angela Sirello (capogruppo), Matteo Chelli, Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo
(fdr)