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Matteo Renzi e Khashoggi. Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e Massimo Torelli (Portavoce Firenze Città Aperta): “Flash mob alla Leopolda”

Dettagli

Descrizione breve
“L’ex Sindaco ha usato la città per la sua carriera istituzionale e la sua carriera istituzionale per altro ancora”
Data:

20 Novembre 2021

Tempo di lettura:

1 minuto, 24 secondi

Descrizione

“Torna Matteo Renzi alla Leopolda e la sinistra torna a evidenziare quanto inaccettabile sia il modo in cui questa figura vive la politica. Dopo essere stato il sindaco che la destra ci invidiava, usando Firenze per la sua “scalata nazionale”, adesso – commentano Dmitrij Palagi di Sinistra progetto Comune e Massimo Torelli, portavoce di Firenze Città Aperta – prende compensi non istituzionali per “parlare” con personaggi coperti dall’ombra dell’omicidio di Jamal Khashoggi. E il “leader” di Italia Viva, con queste frequentazioni, si permette di parlare del Reddito di Cittadinanza come di Reddito di Criminalità.

A fine del corteo studentesco e del collettivo di fabbrica GKN, con un gruppo di attivisti e militanti, abbiamo manifestato con cartelli di fronte alla Leopolda, sentendoci accusare – proseguono Palagi e Torelli – di non capire che il comportamento di Renzi sarebbe legale: la “linea Bellanova” ripetuta senza pensiero critico, incapace di confrontarsi su cosa sia la politica e su cosa sia inopportuno fare. Avere relazioni economiche personali, con chi viola i diritti umani – concludono il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi ed il portavoce di Firenze Città Aperta Massimo Torelli –  per noi resta inopportuno”.

Ultimo aggiornamento:

20/11/2021, 14:39

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