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Palagi (SPC): "Comando NATO: ma il Comune è portavoce militare?"

Dettagli

"La risposta a una richiesta di accesso agli atti chiarisce. La Vicesindaca Bettini riportò informazioni senza documenti"
Data:

26 Settembre 2024

Tempo di lettura:

1 minuto, 27 secondi

Descrizione

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Ci preoccupa il rapporto istituzionale tra NATO e Comune di Firenze.
Alle nostre richieste di accesso agli atti è sempre stato detto che non c'erano documenti in Palazzo Vecchio. Poi è arrivata, il 7 febbraio 2024, una risposta dell'allora Vicesindaca Bettini. Ci diceva che non ci saranno sistemi missilistici o sistemi d'arma. Che il Comando NATO non avrebbe previsto movimentazione di materiale bellico e che non ci sarebbero state variazioni rispetto all'attività di volo militari. Che è previsto l'uso della fibra ottica già esistente.

Allora abbiamo chiesto la fonte di tale risposta. Complice la campagna elettorale la prima richiesta è andata a vuoto. Allora l'abbiamo reiterata, con esito diverso dopo la manifestazione del 21 settembre, organizzata dal Comando No Comando NATO né a Firenze né altrove, probabilmente complice la riuscita dell'appuntamento e la grande partecipazione.
I documenti non esistono: c'è stata solo un'interlocuzione diretta. Tra chi con chi? E quindi Palazzo Vecchio si fa portavoce della NATO? O dell'Esercito italiano? Il Comando è quindi già insediato e operativo? Firenze Città operatrice di Pace è autonoma o dipende da strutture estranee ai meccanismi elettivi?

Sono domande che gettano bruttissime ombre sulla nostra città". (fdr)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 11:10

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