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Del Re (Firenze Democratica): “Tar ha respinto ieri il ricorso di Toscana Energia su Giorgetti. In tutto questo, aver omesso di riferire al Consiglio comunale la delibera Anac di oltre un mese fa è un fatto grave”

Data:

2 Agosto 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 24 secondi

Descrizione

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica:

 

“Dal sito della giustizia amministrativa, i cui provvedimenti sono ovviamente pubblici, apprendiamo un’altra fondamentale novità, di nuovo sottaciuta (o di nuovo ignorata?) da chi oggi ha rilasciato dichiarazioni sui giornali per cercare di minimizzare la delibera di Anac: con ordinanza pubblicata ieri, il Tar Lazio ha respinto l’istanza cautelare presentata da Toscana Energia nei confronti della delibera Anac dello scorso 18 giugno 2025, ribadendo peraltro la natura di ente privato in controllo pubblico di Toscana Energia. 

Anche se la norma sulla inconferibilità è stata successivamente abrogata dal governo in carica, quella norma era vigente al momento della nomina, tanto quindi da essere sufficiente per dichiarare nullo il contratto. Con tanto di responsabilità erariale per chi lo ha nominato, e con le ulteriori possibili conseguenze che l’art. 20, comma 5, della legge Severino prevede e il cda di Toscana Energia dovrà valutare.

 

A fronte dell’ordinanza di ieri, Toscana Energia dichiarerà ancora che “Giorgetti è ancora in carica”?

 

Al netto di ciò che il cda deciderà di fare, evidenziamo il tema politico, ovvero il fatto che una delibera così importante per il Comune di Firenze, socio di maggioranza di Alia Plures e Toscana Energia, sia stata sottaciuta dall’amministrazione comunale, che ne era invece a conoscenza dal 18 Giugno scorso, non informando il consiglio comunale. Ricordiamo infatti che la nomina di Giorgetti deriva da Alia, il cui socio di maggioranza è il Comune di Firenze.

 

Ci sono dunque evidenti responsabilità politiche nell’aver non solo effettuato questa nomina che era chiaramente azzardata, mettendo così società partecipate di fondamentale importanza per l’erogazione di servizi pubblici in una situazione di difficoltà e incertezza, ma anche di aver difeso per mesi questa nomina, spingendosi anche a chiedere un parere sulla compatibilità ad un ente, Anac, che non ha competenza su questo, ma sulla Legge Severino. Come se poi, in tutto questo, non vi fossero persone nuove capaci di ricoprire incarichi di vertice e libere da ogni possibile incompatibilità e conflitto di interesse. Ma il criterio che guida queste nomine è evidentemente un altro, da portare avanti con forzature di ogni tipo: anche in questo si riflettono diversi modi di fare e di intendere la politica”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 10:36

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