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Forteto, Bambagioni (Lista Eike Schmidt): “Soddisfatto di aver rotto muro di silenzio. Rispetto per la morte Fiesoli, si è condannato da solo non chiedendo perdono alle vittime”

Data:

14 Maggio 2025

Tempo di lettura:

1 minuto

Descrizione

“La morte di Fiesoli conclude la triste vicenda della setta del Forteto. In questi giorni l’azienda ha cambiato proprietà dopo che anche gli ultimi tentativi di gestirla per interposta persona sono falliti”. A dirlo è Paolo Bambagioni, già presidente della Commissione d’inchiesta regionale sul Forteto, oggi consigliere di minoranza a Palazzo Vecchio. “Nella sua malvagità – aggiunge – Fiesoli ha condizionato la vita di molti e non ha voluto chiedere perdono alle vittime; anzi, ha negato fino in fondo le nefandezze compiute, tacendo sulle coperture avute negli anni”.

“Di fronte alla morte c’è rispetto cristiano per una vita che va, prendendo atto che si è condannato da solo non prendendo le distanze dai reati e dalle nefandezze commesse”.

“Rimane la soddisfazione di aver contribuito a dare credibilità alle nostre istituzioni esercitando il nostro ruolo a favore delle vittime e a sostegno della giustizia, facendo emergere la verità”, conclude Bambagioni. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

14/05/2025, 16:55

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