Salta al contenuto principale Skip to footer content

Firenze e Kyoto, 60 anni di gemellaggio. La sindaca Funaro: “Un legame che si rafforza”

Dettagli

Descrizione breve
Oggi la cerimonia per la ricorrenza.
Data:

19 Giugno 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 32 secondi

Descrizione

Le città di Firenze e Kyoto sono legate da 60 anni da uno storico gemellaggio, sottoscritto il 22 Settembre 1965, tra gli allora sindaci Takayama e Lagorio, dopo essere stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Firenze il 24 maggio 1965. Cerimonia speciale per celebrare questa ricorrenza oggi giovedì 19 giugno in sala d’Arme a Palazzo Vecchio alla presenza della sindaca Sara Funaro, del sindaco di Kyoto Matsui Koji, dell’ambasciatore del Giappone in Italia Suzuki Satoshi e della Console Onoraria Generale del Giappone a Firenze Laudomia Pucci di Barsento.

“Celebriamo un legame che si rinnova e si rafforza dopo 60 anni, e che nel lontano 1965 si  costruì  su solide fondamenta, ispirandosi a valori che le nostre città   condividevano e ancora oggi condividono: l’importanza dell’arte, della scienza e della  storia, l’armonia dell’uomo con la natura, la  centralità e il rispetto della tradizione, la cultura del bello e dell’espressione artistica, l’esigenza  di preservare e valorizzare un immenso  patrimonio materiale e immateriale, per poterlo trasmettere alle future generazioni.  – ha detto la sindaca Sara Funaro – Firenze e Kyoto sono due città caratterizzate da una forte vocazione alla cultura e al dialogo, entrambe riconosciute e tutelate dall’UNESCO come siti del Patrimonio Mondiale”.

Funaro ha ricordato anche come l’apertura al mondo orientale fosse stata avviata dal sindaco Giorgio la Pira nel 1955, “nel pieno della Guerra Fredda, La Pira favorì  incontri  con  delegazioni provenienti da Paesi dell'Estremo Oriente,  cercando di instaurare un dialogo costruttivo basato sul rispetto reciproco e la comprensione tra i popoli; fondamentali in questo contesto le relazioni tra le città, viste non solo come entità geografiche, ma come luoghi in cui si realizza la storia, la civiltà e  il destino delle donne e degli uomini, dove è possibile stabilire delle connessioni tra popoli lontani e costruire ponti di pace”.      

“Sessant’anni di gemellaggio rappresentano sicuramente una tappa significativa, ma non un punto di arrivo, piuttosto, una base solida  su cui costruire  il nostro futuro, di condivisione, cooperazione, innovazione, che possa promuovere, attraverso sinergie positive, una visione di pace e solidarietà, anche al di fuori dei confini della nostra storica amicizia, per andare a riflettersi nel mondo attuale, oggi purtroppo  attraversato sempre di più da conflitti e contrasti”, ha concluso la sindaca Funaro.  
(sa. ca.)

Ultimo aggiornamento:

19/06/2025, 14:52

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?2/2

Inserire massimo 200 caratteri