Del Re, Arbo, Paolieri (Firenze Democratica): “Cabina elettrica al Sodo: altro che città spugna. L’amministrazione non difende i principi del POC e sapeva dal novembre 2023 della richiesta di Enel e Regione”
Dettagli
10 Novembre 2025
2 minuti, 55 secondi
Descrizione
“Oggi, con un question time, abbiamo chiesto come l’amministrazione comunale intenda dar seguito alla realizzazione della sottovia del Sodo, la cui scheda nel Piano operativo prevede che nell’area circostante debbano essere realizzate aree di verde pubblico per mitigarne l’impatto, e se al momento dell’iter che ha portato all’autorizzazione della cabina elettrica non fossero già entrate in vigore le salvaguardie del nuovo Piano Operativo.
L’assessora all’Urbanistica ha risposto facendo presente che in sede di conferenza dei servizi sono state previste delle mitigazioni alternative alle aree verdi (ma non ha detto quali) previste dalla scheda della Sottovia al sodo; ha altresì riferito che l’istanza di autorizzazione unica da parte della Regione ed Enel è pervenuta all’amministrazione nel Novembre 2023, quando il piano era stato ancora solo adottatato, e che la parte tecnica comunale fece presente una doppia non conformità dell’istanza agli strumenti urbanistici comunali.
Questa risposta non solo sconfessa quanto più volte era stato in precedenza affermato (ovvero che la questione era emersa nel cambio delle due amministrazioni, per nascondere le responsabilità politiche), ma evidenzia ancora di più le responsabilità della parte politica per non essere intervenuta in tutto questo lasso di tempo nel trovare soluzioni alternative che non comportassero la privazione di un’area verde essenziale per l’area del Sodo, area che per ben due schede del piano doveva restare tale. Per non parlare, poi, del ritardo con cui si è giunti ad approvare il Piano Operativo e quindi poi anche la sua entrata in vigore.
Ci preme sottolineare come questa battaglia non sia e non possa essere una battaglia solo dei cittadini e della cittadine del Sodo, ma riguarda tutta la nostra comunità e la cura del nostro territorio. Perché se così facilmente possono essere calpestate delle prescrizioni ambientali inserite all’interno delle schede del Piano Operativo, ci chiediamo come e quando verrà davvero realizzata una città spugna. Non basta depavimentare ove possibile, ma occorre con forza e determinazione tutelare quei principi ambientali che non possono soccombere di fronte alla prima richiesta di autorizzazione unica regionale. Non si può insomma evocare la permeabilità ecologica e la sostenibilità ambientale a corrente alternata. A quanto pare, non solo il Piano del Verde non è vincolante, ma anche gli stessi principi del Piano Operativo perdono purtroppo efficacia di fronte a colossi come Enel. Con il silenzio e l’inerzia di chi governa”.
Queste le dichiarazioni di Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica in consiglio comunale, di Lara Arbo, consigliera di quartiere 5, e Francesca Paolieri, vicepresidente di Firenze Democratica. (s.spa.)

