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Donata Bianchi (Presidente Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione): “Le donne impegnate ad aiutare i rifugiati”

Dettagli

Descrizione breve
“Rinnovo la richiesta di dare un riconoscimento alla memoria di Hevrin Khalaf e alla premio Nobel Nadia Murad”
Data:

1 Ottobre 2020

Tempo di lettura:

2 minuti, 5 secondi

presidente commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali

Descrizione

“Sabuni Françoise Chikunda (49 anni), insegnante congolese, fondatrice del Kabazana Women’s Centre; Rozma Ghafouri (29 anni), afgana rifugiata in Iran, allenatrice di calcio, co-fondatrice di Youth Initiative Fund; Tetiana Barantsova (46 anni) fondatrice dell’associazione “AMI-Skhid” che si rivolge alle persone disabili; Rana Dajani, di origini siriano-palestinesi, professoressa di biologia molecolare, promotrice di “We Love Reading”, per l’accesso ai libri nei campi profughi. Sono quattro donne – spiega la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione il cui lavoro a favore dei rifugiati è stato riconosciuto e valorizzato dalle Nazioni Unite Donata Bianchi – conferendo loro il Nansen Refugee Award, il premio che dal 1954 viene assegnato dall’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Onu (UNHCR). Sono donne impegnate a favore dell’inclusione sociale, della pace, del rispetto dei diritti umani e della protezione dalle persecuzioni e dalle guerre in Africa, Asia, Europa e MENA (North Africa and Middle East). Sono donne che si sono spese a sostegno di altre donne e dei giovani, i beneficiari principali delle loro iniziative. E’ importante che siano tutte e quattro donne, con loro è stato riconosciuto il sacrificio e l’impegno delle donne, che insieme ai bambini sono tra i soggetti più coinvolti nelle migrazioni di massa di persone che fuggono dai loro paesi e cercano si sopravvivere come rifugiati in nuovi paesi ospitanti o in campi disumani come quello di Moria a Lesbo.

Il riconoscimento del ruolo delle donne per i diritti umani – conclude la presidente Donata Bianchi – è un impegno che si è assunto più volte anche il Consiglio comunale di Firenze, recentemente, ad esempio, votando una mozione che chiede alla Giunta e al Sindaco di dare un riconoscimento alla memoria di Hevrin Khalaf e alla premio Nobel Nadia Murad, sopravvissuta all’eccidio della minoranza Yazida”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

01/10/2020, 16:35

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