Bundu e Palagi (SPC): "OGM e TEA: il Consiglio comunale discute del tema"
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26 Giugno 2025
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Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu, Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune
"Ogni settimana tante cittadine e cittadini partecipano al mercato contadino di piazza Tasso e piazza Elia Dalla Costa. Si tratta di luoghi in cui vengono venduti prodotti attenti alla sostenibilità, sul piano ambientale e sociale. A muovere queste esperienze è la volontà di costruire un'alternativa all'attuale modello che estrae profitto da ogni aspetto delle nostre vite.
In questo momento è in corso una discussione che prova a separare alcune attività di modifica genetica da altre, distinguendo i TEA dagli altri OGM. Si tratta di un modo per superare le posizioni espresse negli anni su questo tipo di prodotti.
Ringraziamo la campagna Cambiare il campo e la Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze per aver posto il tema. La mozione proposta da questi percorsi ha fatto discutere anche nella nostra coalizione. Ci è interessato molto l'approfondimento organizzato dalla Commissione Ambiente su questo tema, quando l'Accademia dei Georgofili ci ha spiegato che siamo tutte e tutti "geneticamente modificati". Chi però detiene il potere di decidere come trasformarci e secondo quali logiche di mercato si sviluppano le nostre società, compresa l'alimentazione?
Ieri in Consiglio comunale c'è chi ha scelto di astenersi e chi di votare contro, mentre la Lista Schmidt è stata l'unica a esprimersi favorevolmente, insieme a noi, ricordando che la distribuzione in natura dei prodotti sfugge spesso al controllo delle istituzioni.
Rispettiamo le posizioni diverse dalle nostre, riconoscendo che anche dentro la nostra coalizione ci sono posizioni plurali sul punto. Quello che non è accettabile è cambiare nome agli OGM per fare finta che non lo siano. Inoltre è un errore gravissimo rimuovere la portata politica della discussione, rimandando tutto ai dettagli tecnici, che favoriscono i rapporti di forza in essere.
Come abbiamo detto anche in aula: non si tratta di rifiutare il futuro e la tecnologia, ma di non subire i cambiamenti, sapendo invece di costruire la società di cui abbiamo bisogno". (fdr)