Descrizione
Il consigliere PD Nicola Armentano ha presentato un question time, al quale ha risposto l’assessore al welfare Nicola Paulesu sul futuro del servizio PIR.
“I risultati della sperimentazione dei PIR hanno dimostrato che oltre il 98% degli utenti hanno espresso un alto tasso di soddisfazione per il servizio ricevuto. Dati confortanti – ha detto il consigliere del Partito Democratico Nicola Armentano – visto che i PIR hanno garantito più di 10 mila prestazioni, circa mille prestazioni al mese.
Come ci ha ricordato l’assessore i PIR prevedono la ristrutturazione degli ambulatori di continuità assistenziale diurna finalizzata a ridurre il carico assistenziale in proprio dei servizi di emergenza urgenza, valorizzare il ruolo infermieristico nei setting extra ospedalieri per la gestione delle urgenze minori, promuovere un approccio integrato finalizzato ad una gestione globale della salute del cittadino che vede il medico di medicina generale come coordinatore clinico dei percorsi assistenziali, fornire elementi utili ad analizzare gli accessi nel pronto soccorso, diminuire l’attesa per la risposta ambulatoriale. I PIR a Firenze sono due: presso la comunità della casa delle Piagge che ha avuto oltre 1170 accessi totali e il PIR presso l’Ospedale San Giovanni Di Dio che ha avuto 4059 accessi totali. Al PIR delle Piagge sono in servizio 9 medici e tre infermieri mentre al PIR Torregalli sono in servizio 11 medici. La sperimentazione si concluderà il 31 dicembre di quest’anno e dopo la regione Toscana dovrà valutare come strutturale ed ampliare il servizio dei PIR. Da gennaio 2026 vedrà l’introduzione del medico a ruolo unico. La prosecuzione del servizio è auspicata anche perché i PIR offrono risposte tempestive senza congestionare gli ospedali e sono uno strumento di supporto reale alla medicina generale.
Questo tipo di approccio, ovvero di aumentare il numero dei professionisti per garantire un’assistenza sempre più specifica alla popolazione è sicuramente fondamentale. Ed è fondamentale che siano i medici di medicina generale a garantire questo servizio. Sappiamo – ha concluso Nicola Armentano – che ci sono tanti giovani medici che hanno intrapreso il percorso della medicina di base e oggigiorno, con le competenze che si possono acquisire durante il periodo di specializzazione, possono essere utile per rispondere, in maniera esaustiva, a quella patologia che cresce col crescere dell’età. Diventiamo più longevi, la medicina ha fatto passi avanti per rendere la vita più lunga ma le patologie, col passare del tempo, diventano sempre più complesse ed è importante trovare sempre qualcuno pronto a dare una risposta. Il Pronto soccorso è bene che si occupi delle vere urgenze e se il medico di base non può dare risposte esaustive il PIR può dare delle risposte. Un modello da mettere a disposizione”. (s.spa.)

