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Fermato su un’auto senza assicurazione viene trovato in possesso di merce rubata, denunciato

Dettagli

Descrizione breve
L’intervento del Reparto di Rifredi della Polizia Municipale. Tra gli oggetti recuperati un I-phone sottratto a una giovane statunitense: lo smartphone è stato riconsegnato dagli agenti direttamente al gate dell’aeroporto di Peretola
Data:

3 Settembre 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 23 secondi

Descrizione

Fermato perché al volante di un’auto senza copertura assicurativa viene poi denunciato dalla Polizia Municipale per ricettazione perché trovato in possesso di abiti e di un I-phone rubati.  Il protagonista della vicenda è un 40enne straniero. 
Tutto inizia venerdì pomeriggio con un’auto segnalata come priva di copertura assicurativa. Le pattuglie del Reparto di Rifredi in servizio su via Baracca hanno quindi fermato la vettura e l’uomo alla guida, straniero, è risultato senza patente e già noto alle forze dell’ordine. 
Durante la perquisizione dell’auto gli agenti hanno rinvenuto un manganello in metallo, alcuni indumenti con antitaccheggio e quindi presumibilmente provento di furto, e alcune chiavi alterate/grimaldelli utili all'apertura di serrature. Inoltre, nella borsa dell’uomo hanno trovato I-phone 16 del valore di circa 1.000 euro che era stato rubato all’inizio di agosto a una ragazza straniera. Per l’uomo sono quindi scattate le denunce per ricettazione e possesso di armi/oggetti atti ad offendere. Per lui anche le multe per guida senza patente e mancanza di assicurazione (sanzioni rispettivamente di 5.000 e 866 euro). L’auto è stata sequestrata e portata in depositeria. 
Da raccontare anche la riconsegna dell’I-phone alla proprietaria, una giovane statunitense in vacanza in città. Gli agenti, una volta rinvenuto lo smartphone, hanno cercato di risalire alla derubata chiamando uno dei numeri inseriti nella lista dei nominativi da contattare. Hanno scoperto che si trattava del padre della giovane che inizialmente non credeva che al telefono fosse personale della Polizia Municipale chiedendo una “prova”. Alla fine, grazie a una videochiamata e alle divise, gli agenti hanno convinto il padre. L’uomo ha quindi riferito che la figlia stava partendo per rientrare a casa e che poteva essere raggiunta all’aeroporto. Gli agenti “scortati” dal personale della Polaria sono quindi entrati nel gate e hanno individuato la giovane a cui è stato restituito l’apparecchio prima dell’imbarco con sua grande sorpresa.
Le eventuali responsabilità delle persone coinvolte saranno poi accertate nelle opportune sedi di Giustizia, al momento per le stesse vale la presunzione di non colpevolezza. (mf)

Ultimo aggiornamento:

03/09/2025, 11:00

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