Del Re (Firenze Democratica): “Approvata all’unanimità in Commissione sociale la nostra risoluzione per chiedere il diritto alla segretezza del voto per le persone cieche e fisicamente impedite”

La mozione è stata fatta propria dalla Commissione 4

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re:

“Siamo felici per l’approvazione all’unanimità della risoluzione che abbiamo presentato in commissione sociale per chiedere a Parlamento e Governo un’iniziativa legislativa a favore delle persone cieche e fisicamente impedite, che ancora oggi devono delegare ad altri il proprio voto, permettendogli quindi di entrare insieme a loro nella cabina elettorale.

Si tratta, in buona sostanza, di una modalità di voto “delegata” (ai sensi del DPR n. 361/1957), che viola però i principi di uguaglianza e di riservatezza del voto, anche perché le persone cieche, anche se possono scegliere la persona che li accompagnerà in cabina elettorale, non solo subiscono una lesione del proprio diritto alla riservatezza del voto, ma non avranno poi mai la certezza che la persona delegata abbia dato correttamente seguito alla preferenza indicata.

In alcuni Paesi europei, sono state previste differenti modalità di voto per le persone fisicamente impedite, anche facendo ricorso a strumenti
elettronici, e ciò per permettere alle persone cieche e con disabilità motorie e/o affetti da
gravi patologie di poter esprimere direttamente e liberamente il proprio voto.

Ci auguriamo dunque che anche in Italia si arrivi presto ad una modica legislativa che preveda il ricorso ad altri strumenti per esprimere il proprio voto, secondo modalità che ne tutelino la riservatezza, e che rispettino a pieno il principio di uguaglianza e di autodeterminazione di ogni persona.

Ringraziamo il presidente della commissione sociale, Edoardo Amato, e gli altri membri della commissione per l’interesse mostrato all’atto e per il sostegno ricevuto.

Un grande grazie, infine, ai rappresentanti di diverse associazioni che supportano le persone cieche, che hanno voluto condividere con noi questo loro disagio e questa loro proposta, e che hanno seguito poi con interesse e partecipazione tutti i lavori della Commissione”. (s.spa.)

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