Una sala gremita ieri pomeriggio alle Murate per l’iniziativa “Un anno per Firenze”, organizzata dai consiglieri comunali Francesco Casini e Francesco Grazzini. Un momento di confronto pubblico per raccontare il primo anno di attività del gruppo consiliare Italia Viva a Palazzo Vecchio e per tracciare le linee guida del lavoro futuro, anche in vista delle prossime sfide politiche.
A moderare l’incontro il giornalista de La Nazione, Francesco Ingardia, che ha incalzato i consiglieri con domande sui principali temi cittadini. Si è parlato di turismo, affitti brevi, scudo verde, piano della sosta e di molte altre questioni amministrative centrali per la vita dei fiorentini. Di visione della città.
Ma è stato anche un momento di riflessione politica: Casini e Grazzini hanno ribadito il ruolo di Italia Viva – Il Centro in Consiglio Comunale, definendo questo primo anno come un’esperienza di opposizione costruttiva. «Abbiamo votato a favore di alcuni provvedimenti della maggioranza quando li abbiamo ritenuti utili per la città – hanno detto – ma non abbiamo esitato a segnalarne gli errori, offrendo però sempre alternative concrete di governo».
Chiaro anche il messaggio sulla collocazione politica: «Siamo una forza abituata a governare, rappresentanti di un centro che guarda a sinistra, ma non per questo disposta a far parte della maggioranza a tutti i costi. I matrimoni si fanno sempre in due e su un’unità di visione. Abbiamo imparato che anche dall’opposizione si può fare politica vera, rappresentare i cittadini, portare avanti istanze concrete. E per noi la priorità è sempre rappresentare al meglio i cittadini e la città».
Uno sguardo, infine, anche al quadro politico più ampio: «A livello nazionale c’è un dialogo in corso e molto aperto tra il Nazareno e Italia Viva. In Regione governiamo insieme e per il prossimo futuro il centro sinistra si sta costruendo unito. Ma a Firenze non rinunceremo alla nostra autonomia e alle nostre battaglie solo per una poltrona. Firenze ha bisogno di più riformismo, e noi siamo qui per portarlo». (s.spa.)

