Quartieri, FD: “Diventino strumento di partecipazione e rappresentanza, non un accentramento di potere per i Presidenti”
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6 Novembre 2025
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“Ridare forza ai Quartieri non significa aumentare i budget dei presidenti, ma restituire ai consiglieri eletti dai cittadini la possibilità di incidere davvero sulle scelte che riguardano i territori con il loro voto vincolante in consiglio. Firenze ha bisogno di istituzioni di prossimità vive per la propria comunità, non di centri di spesa autoreferenziali”. Così Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica in consiglio comunale, Alessandra Gasperini, Serena Berti, Roberto Visciola, Massimiliano Piccioli, Lara Arbo, capigruppo nei consigli di Quartiere, in merito alla discussione che si è consumata in questi giorni sui giornali e ieri sera durante l’assemblea dedicata ai Quartieri fiorentini.
“Negli ultimi anni, il ruolo dei Quartieri si è sempre più svuotato, un organo consultivo senza peso reale, mentre hanno acquisito forza i Presidenti dei Quartieri, eletti direttamente, alcuni con deroga per il terzo mandato consecutivo. Oggi qualcuno vorrebbe rilanciarli con fondi e competenze gestionali, ma senza affrontare il vero nodo: la rappresentanza. Noi diciamo no a presidenti sempre più ingombranti, e sì a consigli di Quartiere il cui parere sia vincolante in materie decisive come bilancio e urbanistica, affinché siano messi in grado di discutere, deliberare, coinvolgere e rappresentare davvero la cittadinanza, riallacciando quel rapporto di fiducia nella politica, anche locale, che altrimenti sfocia nell’astensionismo.”
Per Firenze Democratica, la priorità deve essere quella di ridare dignità ai consigli di Quartiere, rendendo vincolanti i loro pareri sulle decisioni che impattano la vita dei cittadini, dal bilancio all’urbanistica (oggi il parere del consiglio di quartiere ha valore solo consultivo); e rendendo obbligatori ma con valore solo consultivo i pareri dei consigli di Quartiere in tutte le restanti materie (oggi non è così, con il risultato che sono pochissime, due o tre in totale, le delibere su cui è chiesto il parere dei consigli di Quartiere).
“Il nostro emendamento sui pareri vincolanti dei consigli di quartiere è stato respinto, così come tutti gli atti delle minoranze. Nessun reale ascolto c’è stato, neppure ieri sera, tanto che la Sindaca ha annunciato che la delibera era già pronta senza neppur aver ascoltato i vari interventi. Abbiamo però notato che la Sindaca ha ripreso parte del nostro emendamento che avevamo anticipato, svuotandolo di sostanza: affermare che le delibere di bilancio e urbanistica passeranno anche dai Quartieri con valore solo consultivo significa non modificare nulla rispetto a quanto già avviene, restando i consigli di quartiere per il resto esclusi da tutta una serie di decisioni e senza che mai il loro parere sia vincolante. Per noi più potere ai Quartieri significa coinvolgimento reale di eletti e cittadini nelle scelte fondamentali del territorio. Solo dopo si può parlare di aumento di risorse e personale per abilitare i Quartieri a svolgere le funzioni delegate, stando attenti però a non creare disparità tra territori nell’erogazione dei servizi come avveniva in passato”.


