Porrajmos. Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Una memoria fondamentale per il presente e il futuro”
Dettagli
2 Agosto 2025
2 minuti, 10 secondi
Descrizione
“Nei campi di concentramento la macchina di morte nazista ha ucciso una parte di umanità che continua a sconcertarci per la sua portata. Tra di loro ci sono rom, sinti, caminanti e chiunque si ritrovava con il triangolo marrone cucito, con la z di “zingari”.
Il Porrajmos viene commemorato il 2 agosto di ogni anno, per ricordare anche la rivolta di Auschwitz Birkenau e la conseguente azione di repressione totale che seguì.
Il Comune di Firenze, su iniziativa del Consiglio comunale, ha dalla scorsa consiliatura previsto un appuntamento presso il Giardino dei Giusti, in modo da dare centralità anche a questa parte di memoria, che unisce tutte le comunità che nel secolo scorso furono perseguitate dal nazifascismo.
I valori occidentali su cui è stata ricostruita l’Europa, dopo la seconda guerra mondiale, oggi sembrano in frantumi. L’orrore di quanto accade in Palestina sta alimentando la paura di un senso di umanità disperso, tra chi comanda gli eserciti. Il comunismo viene parificato al nazismo, nonostante la dissidenza politica colpita dalla persecuzione di Hitler e Mussolini. L’antifascismo ha smesso di essere un valore imprescindibile per concorrere alle elezioni.
Se tutto questo appare come una novità da alcuni anni, c’è però una costante che ci ha accompagnato per tutti i decenni: il razzismo nei confronti di rom, sinti e caminanti.
Forse fare i conti con questa verità potrà aiutarci a vedere le ipocrisie e gli errori che ci hanno trascinato in questo quarto di XXI secolo con un senso di regressione su molti temi.
Ringraziamo chi stamani, come ogni anno, era al Giardino dei Giusti, luogo di cui una recente mozione del Consiglio comunale ha chiesto di avere maggiore cura. Ringraziamo per la presenza il Quartiere 5, con le sue consigliere e consiglieri presenti, l Presidente del Consiglio comunale Guccione, il capogruppo del Partito Democratico Milani, così come chi era presente a nome dell'Università degli Studi di Firenze, ANED, ANPI e i rappresentanti delle comunità romanès”. (s.spa.)

