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Palagi e Bundu (SPC): "Quotare l'acqua in borsa non è di sinistra"

Dettagli

"Il dibattito di questi giorni sulla multiutility potrebbe far pensare che il Partito Democratico stia seguendo una strada giusta: invece la questione è su chi può fare profitto sui nostri bisogni e sui beni comuni"
Data:

10 Settembre 2021

Tempo di lettura:

1 minuto, 31 secondi

Descrizione

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Conoscevamo la trappola narrativa in cui il Partito Democratico voleva portarci nell'ambito della multiutility. Terremo fuori i privati dalla gestione dei servizi alla cittadinanza, sembravano volerci suggerire le forze di governo locale. In realtà il punto è poter creare un'azienda inefficace, tesa al profitto, quotata in borsa, che vedrà sparire il ruolo dei consigli comunali e degli enti pubblici, oltre che delle forme di controllo della popolazione, di fronte alle regole di un mercato privo di regole, incapace di rispettare il pianeta e chi lo vive.

Il balletto in scena sulla stampa di questi giorni è molto chiaro su quale sia l'ambito in cui si vogliono portare l'acqua e gli altri servizi pubblici locali, all'interno di una logica opposta a quella richiesta dalla popolazione con il referendum di dieci anni fa: i beni pubblici devono essere tali, gestiti senza meccanismi finanziari.

Per conto nostro il quadro politico è chiaro: non si sta litigando tra pubblico e privato, ma tra un modello di speculazione e un altro. La sinistra deve ascoltare i movimenti e la cittadinanza, rispettando anche gli esiti del 2011". (fdr)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 12:51

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