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Luca Milani (Capogruppo PD): “Sulla sicurezza urbana il problema è uguale in tutte le maggiori città, lo dice ANCI”

Data:

28 Luglio 2025

Tempo di lettura:

3 minuti, 23 secondi

Descrizione

Il capogruppo PD Luca Milani è tornato sulla questione della sicurezza urbana con un question time al quale ha risposto l’assessore Andrea Giorgio.
“C’è stato un appello nato in seno all’ANCI, rivolto al Ministro Piantedosi, per avere risorse e personale nelle varie città. Un problema – ha spiegato il capogruppo Milani – che interessa tutte le città del nostro Paese. Dagli organi di stampa abbiamo saputo che il Ministro Piantedosi è intervenuto ed ha incontrato una delegazione di ANCI e l’amministrazione si è poi ritrovata, in sede di COSP, a ragionare di aumentare ancora la sicurezza urbana aumentando il numero delle telecamere sul territorio.
L’assessore ci ha risposto che all’incontro, per il Comune di Firenze, era presente la sindaca. È stato un contesto dove i Comuni si sono fatti portavoce dei bisogni dei territori. Hanno chiesto al ministero un nuovo Patto nazionale per la sicurezza nelle nostre città individuando alcuni punti di criticità che sono assolutamente diffusi. È stato lasciato al Ministro un documento con alcune proposte puntuali. Il tema della sicurezza è una priorità anche perché è una delle questioni più sentite dai cittadini. I sindaci sono però anche coloro che hanno una limitazione rispetto alla capacità di azione, che derivano sia dai fondi nazionali che dal fatto che il sistema di sicurezza è gestito dalle prefetture e non direttamente dai Comuni. Nel nuovo patto Stato-Comuni c’è il sistema dei finanziamenti: tutto il comparto che riguarda la sicurezza urbana: le risorse annuali per la sicurezza urbana aumentano, da fondi governativi, per soli 25 milioni di euro che vanno ripartiti in 44 comuni. Comuni che hanno qualche centinaia di migliaia di abitanti devono comunque far fronte con: l’assunzione di personale per la Polizia Municipale a tempo determinato, installazione di apparati tecnologici e sistemi di potenziamento per la sicurezza, messa in sicurezza delle aree degradate della città, piano di sicurezza e sistema di segnalamento, provvedimenti per gli immobili abbandonati o sgomberati, disagio giovanile, dispersione scolastica, occuparsi dei minori non accompagnati, dei senza fissa dimora in condizioni di precarietà psicofisica, nuclei familiari e tanto altro. È stato chiesto il potenziamento di questo fondo. È stato chiesto anche l’accesso alle banche dati delle persone che vengono fermate e segnalate. La Polizia locale non ha accesso a questi dati. È stato chiesto un impegno per le tossicodipendenze e sono state fatte altre richieste.
Su questi temi occorre un ragionamento più ampio. Ha ragione la sindaca – conclude il capogruppo PD Luca Milani – quando dice che le forze di polizia destinate a Firenze non poessono essere calcolate sui cittadini residenti. Questa è una città che ogni giorno raddoppia il numero degli abitanti. Tutto l’elenco delle azioni sono azioni che come Comune di Firenze già facciamo ma è evidente che il problema sono le risorse. Nuovi agenti di Polizia Municipale sono stati assunti, la riqualificazione urbana è in corso, ma l’azione da fare va oltre le risorse e le capacità di ogni singolo comune. Su questo tema non molliamo perché fa specie che venga messo in capo ai sindaci un tema che è di carattere nazionale”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 10:37

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