Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Firenze senza carcere: non è una provocazione”
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29 Luglio 2025
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Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune
“Il Consigliere di Fratelli d’Italia Draghi ieri ci ha detto che avevamo presentato un ordine del giorno eversivo, pericoloso tanto da dover avvisare l'antiterrorismo. La nostra colpa? Secondo lui abbiamo proposto una teoria anarchica, con la richiesta di chiudere Sollicciano.
Oggi sulla stampa viene riportata però la stessa proposta da parte di Magistratura Democratica, che non è l'unica ad aver proposto questa soluzione.
Proporre una Firenze libera dal carcere vuol dire smetterla di continuare a inseguire le promesse di edilizia carceraria. Bisogna svuotare la Casa Circondariale e in prospettiva immaginare la chiusura anche del Gozzini.
Come? Prevenendo la detenzione. La giustizia riparativa è solo un pezzo. Tante sono le politiche sociali di cui si deve chiedere conto alla politica, agli Enti Locali, al Parlamento e all'Unione Europea.
Ci dispiace che solo il nostro gruppo abbia votato a favore di un ordine del giorno certamente radicale, ma che vediamo utile nella prospettiva di un completo cambio di approccio su queste tematiche.
Comunque continueremo a lavorare in Commissione Politiche Sociali anche con proposte più misurate. Ci fa piacere che ieri siano stati approvati gli ordini del giorno con cui suggeriamo di aggiornare la relazione di ieri ogni anno e valutare l'ipotesi di un nuovo lavoro di inchiesta a fine consiliatura, fra tre anni. Riteniamo positivo anche l'impegno a riferire con urgenza in materia di giustizia riparativa, coinvolgendo Quartieri, Consiglio comunale, Università degli Studi di Firenze, Regione Toscana e le altre articolazioni del pubblico in un percorso importante, che in nessun modo può vedere un meccanismo di delega al terzo settore. Il mondo del privato sociale, del volontariato e delle realtà senza scopo di lucro è prezioso, ma non si possono appaltare i compiti della politica, lo vediamo anche nel mondo sociosanitario e in quello sanitario, oltre che in materia di diritto all'abitare”. (s.spa.)

