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Del Re (Firenze Democratica): “Misure alternative alla detenzione: si censiscano con il Ministero le strutture disponibili ad accogliere i semiliberi per alleggerire il sovraffollamento su Sollicciano”

Dettagli

“Approvato ieri un nostro ordine del giorno con questa richiesta”
Data:

29 Luglio 2025

Tempo di lettura:

2 minuti, 13 secondi

Descrizione

Queste le dichiarazioni di Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica: 

“Da tempo il consigliere Di Puccio, consigliere delegato al carcere nello scorso mandato, ha portato avanti la richiesta di individuare strutture esterne a Sollicciano dove possono alloggiare i semiliberi, ma senza trovare ascolto nell’assessora allora competente. 
Si tratta di una proposta che nasceva dal confronto con diversi Garanti regionali dei detenuti che si sono succeduti nel tempo, e con associazioni e realtà che vedono in questa proposta un’azione concreta per affrontare il tema del sovraffollamento, ed anche sostenere una città che sempre più dà spazio alle misure alternative alla detenzione in un’ottica di rieducazione e reinserimento del reo nella società.

Finalmente, ieri, questa proposta - che abbiamo presentato con un nostro ordine del giorno - è stata approvata dal consiglio comunale, e ci auguriamo che l’amministrazione voglia davvero dare seguito a questa proposta.

Ci dispiace, invece, che la proposta di continuare con una commissione speciale o anche con una commissione permanente il lavoro di indirizzo, controllo e monitoraggio sul Carcere sia stata respinta. In buona sostanza, la rappresentanza dei cittadini e delle cittadine elette ha deciso, così, di abdicare al suo ruolo su un tema di fondamentale importanza, che era utile anche in un’ottica di dialogo istituzionale per favorire il dialogo con le forze politiche di colore opposto ma che governano a livello centrale. Riteniamo infatti che la decisione di deliberare un nuovo “tavolo” di lavoro a cui delegare il proseguo del lavoro con anche questi compiti, - a cui però le forze politiche e civiche presenti in consiglio non sono presenti -, abbia significato uno svilimento del lavoro stesso svolto dalla commissione sociale e ieri illustrato in consiglio. Peraltro, le riunioni di una commissione sono pubblici, mentre non lo sono i tavoli di lavoro, e questo impedisce anche agli organi di stampa di poter seguire i lavori e di svolgere quel lavoro di pressione perché questo tema resti in cima all’agenda politica ad ogni livello”. (s.spa.)

Ultimo aggiornamento:

04/12/2025, 10:37

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