Descrizione
Oggi, in Commissione VII: Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione, si è tenuta l’audizione dell’Avvocata Yuliya Muts, Presidente dell’Associazione Ucraina-Italia “Lilea” APS, sul gravissimo tema del rapimento e della deportazione dei bambini ucraini.
Sono più di 19.000 i bambini deportati e solo 500 sono stati rintracciati. È uno degli aspetti più terribili dell'aggressione russa.
“Sequestrandoli – aggiunge l’avvocata Muts – e facendo loro il lavaggio del cervello la Russia cerca di di cancellare alla radice l’identità Ucraina”.
“Questa è una delle ragioni per cui la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Putin – dichiara la Presidente Stefania Collesei – purtroppo oggi le forme della guerra riguardano in maggior parte i civili che oltre ai bombardamenti sono soggetti a strumenti di guerra come gli stupri e la fame. E a farne le spese sono sempre più spesso i bambini, come in questo caso, strappati alla loro realtà e deportati in terre lontane”.
Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento per la testimonianza resa e per il prezioso lavoro portato avanti dalle associazioni impegnate sul campo.
Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà per il dramma dei bambini ucraini rapiti e deportati. Si tratta di una gravissima violazione dei diritti umani e di un crimine che non può e non deve essere ignorato. Ogni bambino ha il diritto di crescere libero, protetto e accanto alla propria famiglia.
Sosteniamo con forza ogni sforzo volto a garantire il loro ritorno a casa. Questi atti sono stati riconosciuti a livello internazionale come violazioni del diritto umanitario e, in molti casi, come veri e propri crimini di guerra.
Restiamo vicini, con il cuore e con l’impegno concreto, a ogni bambino e a ogni famiglia che lotta per ricongiungersi con i propri cari. Continueremo a sostenere con azioni di sensibilizzazione per restituire a questi minori la luce, la dignità e il diritto fondamentale di essere sé stessi. (s.spa.)